La violenza delle bande mantiene chiuse 900 scuole ad Haiti

In un comunicato, l’ente ha sottolineato l’urgenza di aprire i campus per salvare l’anno accademico colpito dall’ondata di violenza portata avanti da una coalizione di bande.

Il quotidiano Le Nouvelliste ricorda che la chiusura delle scuole nell’area metropolitana di Port-au-Prince priva gli insegnanti del loro lavoro.

Alcune scuole riescono a organizzare lezioni online, tuttavia i risultati non sono soddisfacenti.

«Ci ​​muoviamo al rallentatore, i bambini sono ogni giorno più mediocri, i programmi non sono finiti. Non si ottiene nulla di definitivo”, ha lamentato il professore, il cui nome non è stato rivelato dal giornale.

Recentemente, il Ministero dell’Istruzione Nazionale e della Formazione Professionale di Haiti ha condannato il saccheggio e l’incendio di scuole e università da parte di bande criminali.

“Attaccare e bruciare scuole e università, distruggere archivi, distruggere materiali scolastici e universitari, significa distruggere i principali membri di una società”, sottolinea un comunicato diffuso dal suddetto ministero.

Ciò che fanno le bande è distruggere il pilastro centrale di una casa che permette all’intera società di restare salda per preparare il futuro dei bambini e dei giovani e di un Paese, sottolinea il testo.

Il ministero ha chiesto unità per proteggere le scuole, ribadendo che il diritto dei bambini all’istruzione deve essere protetto in ogni momento.

Questo portafoglio ha evidenziato che il numero di scuole costrette a chiudere ha fatto sì che 200mila bambini non godessero del diritto all’istruzione.

jha/joe

 
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