Il rapporto statunitense che nega di aver ucciso medici cubani “non fornisce nulla di nuovo”, dice il ministro degli Esteri

Il rapporto statunitense che nega di aver ucciso medici cubani “non fornisce nulla di nuovo”, dice il ministro degli Esteri
Il rapporto statunitense che nega di aver ucciso medici cubani “non fornisce nulla di nuovo”, dice il ministro degli Esteri

Il ministro degli Esteri Bruno Rodríguez ha ritenuto che il rapporto del Comando Militare degli Stati Uniti in Africa (AFRICOM) sulla presunta morte in Somalia dei due medici cubani rapiti dal gruppo Al Shabab “non fornisce nulla di nuovo”.

Il ministro delle Relazioni Estere dell’isola è stato “sorpreso” dal rapporto dell’entità militare, che ha recentemente negato che i medici cubani Assel Herrera e Landy Rodríguez fossero tra le vittime di un attacco aereo statunitense contro l’organizzazione jihadista lo scorso febbraio.

Il comando militare ha confermato l’esecuzione di un attentato nei pressi della città somala di Jilib, dove si trovavano i medici cubani tenuti prigionieri da Al Shabab, ma ha negato che questo attentato abbia causato la loro morte, come hanno poi affermato in un comunicato i terroristi.

“Aspettiamo da aprile, senza risposta, le inchieste che Cuba ha chiesto ufficialmente sugli attentati dell’AFRICOM in un’altra città della Somalia”, ha detto il ministro degli Esteri dell’isola in X.

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Al Shabab ha affermato che i medici cubani rapiti da quel gruppo in Kenya nel 2019 erano morti “sul colpo” nell’attentato statunitense che “aveva preso di mira una casa a Jilib”.

Da parte sua, il comando nordamericano ha dichiarato nel suo recente rapporto di “aver completato una revisione delle informazioni disponibili e di aver valutato che l’attacco aereo statunitense effettuato il 15 febbraio 2024 non ha causato danni ai civili”.

Cuba ha insistito per esigere una risposta da Washington alle sue richieste di chiarire la presunta morte del chirurgo Landy Rodríguez Hernández e dello specialista di medicina generale Assel Herrera Correa.

Finora la sua possibile morte non è stata confermata dal Kenya, dalla Somalia o da Cuba.

Cuba continua a non confermare la morte dei medici rapiti e attende una “risposta ufficiale” da parte degli Stati Uniti

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I due medici sono stati rapiti il ​​12 aprile 2019 nella città keniota di Mandera, al confine con la Somalia e in passato bersaglio di attacchi jihadisti.

Quel giorno, i due medici stavano viaggiando, come era loro abitudine, in un convoglio diretto all’ospedale di Mandera protetti da scorte armate, quando furono intercettati dopo una sparatoria nella quale morì uno degli agenti di polizia che vigilava sulla loro incolumità.

I medici facevano parte di un contingente di un centinaio di professionisti cubani arrivati ​​in Kenya nel 2018 in applicazione di un accordo bilaterale volto a migliorare l’accesso ai servizi sanitari specializzati nel paese africano.

Gli Stati Uniti hanno condotto operazioni militari contro Al Shabab, in collaborazione con l’esercito somalo, almeno dal 2007.

EFE/OnCuba

 
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