Per il comandante dell’esercito, le ONG di sinistra avevano rapporti con le FARC

Per il comandante dell’esercito, le ONG di sinistra avevano rapporti con le FARC
Per il comandante dell’esercito, le ONG di sinistra avevano rapporti con le FARC

Il W ha potuto apprendere esclusivamente che, negli archivi dell’ Esercito Nazionalec’è lavoro presentato nel 2004 intorno a allora anziano Luis Emilio Cardozo –che 20 anni dopo divenne comandante dell’istituzione– dopo essere stato ritirato e reintegrato nei ranghi.

Secondo le fonti consultate, il lavoro dell’odierno generale Cardozo dimostra ciò che l’allora ufficiale pensava dell’ ruolo della sinistra in Colombia.

Inoltre, fonti riferiscono a La W che la nomina di Cardozo sarebbe prevista per il 20 maggio scosse l’Esercito Nazionale perché in quel momento, quando il generale era attivo, “gridò ai quattro venti che Non entrerei mai in questo governo di sinistra”. Per questo motivo, per molti è stata una sorpresa totale che alla fine abbia accettato l’incarico.

Va notato che il Il colonnello (r) Juan Carlos Mazo sarebbe stato fondamentale in questa decisione presa dallo stesso Governo Nazionale.

Nell’opera del Generale Cardozo, presentata per il Corso di Stato Maggiore Generale, a analisi strategica e internazionale delle FARC: contesto, situazione attuale e proiezioni.

Lì si parlò del fronte europeo, che aveva come compito, tra gli altri, i seguenti scopi:

Maggiori informazioni

  • “Cerca di presentare reclami dove coinvolgere e identificare il governo colombiano mostrandolo come permanente violatore dei diritti umani generatori e promotori di gruppi di autodifesa”.
  • “Ottenere risorse che vengano convogliate dalle ONG che sviluppano progetti regionali, per l’implementazione di dispositivi e stazioni di comunicazione per massificare i messaggi dell’organizzazione o i resoconti di guerra. Offre rifugio e accoglienza alle persone che fuggono dal Paese presumibilmente a causa della persecuzione politica”.

In questo senso, ha sostenuto che detto “fronte europeo” ha rapporti fondamentali: “In primo luogo, con il Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite dell’HR e l’Assemblea annuale che si tiene a marzo a Ginevra e ha in secondo luogo come priorità l’ governi socialdemocratici ad esempio Svizzera, Svezia, Olanda, Belgio, Francia, Spagna, Unione Europea e Parlamento Europeo A questo scopo sono stati individuati rapporti molto importanti con alcune ONG”.

Il cosiddetto ‘Fronte Internazionale’, aggiunge il documento, “ha rappresentanza in alcuni paesi dell’America centrale e meridionalecosì come Europa”. Si precisa inoltre che la sua “centrale operativa opera in Città del Messico, Messico) e ha svolto, tra le altre, le seguenti attività: ‘Aida Avella viaggia in Belgio e Svizzera.’”

“I metodi utilizzati dalla guerriglia all’estero includono il mantenimento di ambasciate viaggianti dirette in Europa, Messico, Brasile, Ecuador, Venezuela e Costa Rica. Allo stesso modo, mantengono un contatto permanente con i parlamentari che sono loro vicini e con le organizzazioni non governative su cui possono influenzare”, aggiunge.

Indica inoltre che, occasionalmente, “Vanno negli Stati Uniti e in Europa come docenti” e che “gli stessi governi colombiani hanno dato loro uno strumento efficace per portare avanti la loro campagna internazionale nominare a incarichi diplomatici alle persone che rimangono fedeli alla loro ideologia di sinistra”.

In questo modo, secondo il documento redatto dall’odierno generale Cardozo, “si ottengono, per conto del tesorodedicato a promuovere il discorso di guerriglia oltre ai funzionari loro simpatizzanti, che hanno partecipato a forum e conferenze sui diritti umani all’estero, che “difenderanno la posizione colombiana”.

“IL Le organizzazioni non governative di sinistra svolgono l’azione più efficace, in quel groviglio di intrighi, distorsioni ed espansioni di cause sulla violazione dei diritti umani. Va notato, tuttavia, che il rapimento di stranieri è stato fortemente respinto da alcune ONG internazionali”, aggiunge il documento.

Come base per questo lavoro, il generale ha citato “l’ultima valutazione del Fronte internazionale delle FARC e/o diplomazia parallela preparato dalla Direzione Intelligence dell’Esercito in cui si discute la questione della politica internazionale delle FARC in America Centrale e Latina, Nord America ed Europa, nonché le principali reti internazionali di supporto.

Allo stesso modo, ha affermato di aver effettuato una “analisi del relazioni e lavoro delle FARC in Messico e il suo rapporto con le reti internazionali del traffico di droga”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

-

PREV Di “sanzioni” e altri demoni… – Juventud Rebelde
NEXT Le 5 chiavi per la ripresa economica del Venezuela dopo aver sconfitto il Chavismo