L’Ucraina dovrebbe riflettere sul ritiro delle sue truppe dalla Russia orientale e meridionale per avviare colloqui di pace, come richiesto dal presidente russo Vladimir Putin, mentre la situazione militare sul terreno peggiora, ha affermato domenica il Cremlino (16/06/2024).
“L’attuale dinamica della situazione sul fronte ci mostra chiaramente che la situazione continua a peggiorare per gli ucraini”, ha detto il portavoce Dmitry Peskov.
“È probabile che un politico che antepone gli interessi del suo Paese ai propri e a quelli dei suoi padroni pensi a una proposta del genere”, ha aggiunto riferendosi al presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj.
Putin ha dichiarato venerdì che negozierà con l’Ucraina se ritirerà le sue truppe dalle quattro regioni che Mosca rivendica e occupa parzialmente e se Kiev rinuncerà all’adesione alla NATO.
Sia l’Ucraina, sia la NATO che gli Stati Uniti hanno ripudiato le condizioni poste da Mosca per porre fine all’invasione lanciata nel febbraio 2022.
Peskov ha insistito questa domenica sul fatto che non si trattava di un “ultimatum” ma di una “iniziativa di pace che tenesse conto delle realtà sul campo”.
Le dichiarazioni di Peskov coincidono con il secondo giorno del vertice di pace in Ucraina, svoltosi in Svizzera senza la partecipazione della Russia.
Durante l’incontro, che riunisce più di 90 paesi nella città di Burgenstock, Zelenskyj ha promesso di presentare proposte di pace alla Russia una volta che queste saranno state convalidate dalla comunità internazionale.
rr (afp/efe)
