Radio L’Avana Cuba | Trump e il processo sui documenti riservati, nessuna data in vista

Radio L’Avana Cuba | Trump e il processo sui documenti riservati, nessuna data in vista
Radio L’Avana Cuba | Trump e il processo sui documenti riservati, nessuna data in vista

Foto scattata da Prensa Latina

L’Avana, 21 giugno (RHC) Ad oggi non esiste, né è in vista, una data per il processo contro l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump per cattiva gestione di documenti riservati.

Sono concordi nel dire che, invece di accelerare il caso per cercare di avviare il processo contro Trump, la giudice federale della Florida Aileen Cannon – nominata dall’ex presidente – si è dedicata ad ascoltare le mercanteggiamenti delle mozioni della difesa.

L’ultimo capitolo della saga legale che circonda Trump è previsto per questo venerdì nell’aula del tribunale di Cannon a Fort Pierce, in Florida.

La giustizia presiederà un’udienza della durata di un giorno sulla questione se la nomina del procuratore speciale Jack Smith in questo caso fosse appropriata ai sensi della Costituzione.

Quanto sopra è un argomento simile che è stato respinto da altri giudici quando applicato al procuratore speciale Robert Mueller, che ha condotto le indagini sulla relazione di Trump con la Russia, e David Weiss, che sta perseguendo Hunter Biden, figlio dell’attuale occupante dell’Ufficio. Ovale.

Ma questo lunedì Cannon ascolterà anche la contestazione della difesa su come è stato finanziato l’ufficio di Smith, un’altra argomentazione respinta da diversi tribunali, e domani esaminerà anche una questione procedurale in tribunale.

Gli esperti di diritto penale hanno avvertito che questi sono i tipi di mozioni che pochi giudici avrebbero preso in considerazione durante lunghe udienze. Invece, dicono, avrebbe potuto leggere le memorie legali ed emettere una sentenza, ma qui la questione è il tempo.

Continuando a richiedere ore di tribunale per quasi ogni questione controversa, Cannon ha giocato perfettamente nella strategia dell’ex sovrano: cercare di ritardare il processo in questo caso fino a dopo le elezioni del 5 novembre.

Sebbene affermi di cercare solo di garantire la giustizia, il suo operato ha sollevato dubbi tra gli stessi giuristi.

Nonostante sia quasi sommerso da problemi legali che lo hanno tenuto in tribunale più a lungo che in campagna elettorale, Trump – condannato e in attesa di sentenza nel primo processo penale contro un ex presidente degli Stati Uniti – appare in diversi sondaggi come il favorito per tornare in ufficio.

Trump deve affrontare 37 accuse per aver commesso sette crimini federali per aver maneggiato documenti sensibili che ha portato senza permesso nella sua residenza di Mar-a-Lago dopo aver lasciato il palazzo dei dirigenti nel gennaio 2021. (Prensa Latina)

 
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