La Corte Suprema iraniana ha annullato la condanna a morte del rapper Toomaj Salehi, detenuto per più di un anno e mezzo per il suo sostegno al movimento di protesta 2022, ha annunciato il suo avvocato questo sabato (22/06/2024).
Il cantante 33enne è stato condannato a morte nell’aprile 2024 per “corruzione sulla terra”, una delle accuse più gravi in Iran.
“La condanna a morte è stata annullata e, in conformità con la decisione della Corte Suprema in appello, il caso sarà deferito ad un tribunale simile”, ha scritto l’avvocato Amir Raïssian sul social network X.
Con le sue canzoni e attraverso i social network, Salehi aveva sostenuto il movimento di protesta scatenato dopo la morte in custodia di Mahsa Amini, una giovane curda iraniana detenuta per aver indossato il velo in modo errato.
Secondo il suo avvocato, la giustizia iraniana aveva accusato Salehi di “incitamento alla sedizione, riunione, cospirazione, propaganda contro il sistema e incitamento alla rivolta”.
Diverse centinaia di persone, tra cui membri delle forze di sicurezza, sono morte durante le proteste di ottobre e novembre 2022. Altre migliaia sono state arrestate.
Nove persone sono state giustiziate in relazione alle proteste, secondo le organizzazioni non governative.
rr (afp/reuters)
