Chi ha più nazionalità non sarà più costretto a sceglierne una

Chi ha più nazionalità non sarà più costretto a sceglierne una
Chi ha più nazionalità non sarà più costretto a sceglierne una

Una nuova legge che consenta di ottenere la cittadinanza dopo un minimo di cinque anni di residenza nel Paese invece degli otto, come era richiesto fino ad ora, È entrato in vigore questo giovedì, 27 giugno, in Germania.

Un’altra delle principali novità della riforma è questa consentirà ai cittadini di paesi terzi di mantenere parallelamente la loro nazionalità originariainvece di dover rinunciare come prima.

Ciò riguarda anche coloro che avevano diverse nazionalità per nascita, tra cui quella tedesca Non saranno più costretti a scegliere come avveniva fino ad ora.

Chi vuole richiedere la nazionalità deve anche essere ben integrato.

Foto:iStock

Allo stesso tempo, i criteri per l’impegno nei confronti dell’ordine costituzionale sono stati inaspriti, poiché coloro che sono stati condannati per reati di natura razzista, antisemita o discriminatoria in generale, Non potranno richiedere la cittadinanza.

Coloro che condividono i nostri valori e si impegnano ora possono ottenere un passaporto tedesco più rapidamente e non devono più rinunciare a parte della propria identità con la vecchia nazionalità.

“Coloro che condividono i nostri valori e si impegnano ora possono ottenere un passaporto tedesco più rapidamente e non devono più rinunciare a una parte della propria identità con la vecchia nazionalità”, ha affermato il ministro degli Interni Nancy Faeser.

Chi vuole richiedere la nazionalità deve anche essere ben integrato e – salvo casi di disabilità o età avanzata – lavorare abbastanza per mantenere sé e la propria famiglia e dimostrare la conoscenza della lingua tedesca.

Le autorità prevedono che con l’entrata in vigore della nuova legge il numero delle richieste di nazionalizzazione si moltiplicherà, il che sta già travolgendo le limitate capacità di trattamento di cui dispongono molti comuni.

Nel 2023 in Germania sono stati naturalizzati circa 200.100 stranierila cifra più alta da quando questa statistica ha cominciato a essere registrata, come riportato a maggio dall’ufficio statistico Destatis.

A questi si aggiungono almeno 200.000 fascicoli aperti, nell’ambito di un processo che attualmente può durare anche anni.

I numeri sono aumentati notevolmente negli ultimi anni e, secondo uno studio condotto dall’organizzazione Mediendienst Integration con i dati di 45 città, sono aumentati del 19% nel 2023 rispetto al 2022 e di oltre il 100% rispetto al 2020.

Secondo questo studio recentemente pubblicato, il gruppo principale tra coloro che aspirano alla nazionalizzazione sono i Cittadini siriani, seguiti da iracheni e turchi.

La nuova legge, che faceva parte dell’accordo di coalizione raggiunto tra socialdemocratici, verdi e liberali, è stata approvata dal Parlamento a gennaio.

EFE

 
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