Presentano a Santa Fe il libro “Milei: la rivoluzione che non vedevano arrivare”

Presentano a Santa Fe il libro “Milei: la rivoluzione che non vedevano arrivare”
Presentano a Santa Fe il libro “Milei: la rivoluzione che non vedevano arrivare”

Venerdì 7.6.2024

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Ultimo aggiornamento 15:01

Con il sigillo Hojas del Sur, ora disponibile nelle librerie e in vendita in 12 paesi, l’opera “Milei: la Rivoluzione che non vedevano arrivare” è un must per i seguaci del presidente argentino ma anche per coloro che desiderano per avvicinarsi e capire chi ha rivoluzionato la politica argentina. L’emergere di un cambio di epoca che propone non solo l’uscita dalla debacle e dal declino nazionale, ma anche il combattimento di una battaglia culturale che liberi il potenziale argentino con un profondo cambiamento di paradigmi.

“Vengo a realizzare l’opera di Carlos Pellegrini nel 21° secolo, vengo a fare ciò che deve essere fatto”, con la voce in prima persona di Javier Milei, attraverso un’intervista esclusiva e intima che copre tutti gli aspetti della sua vita, la sua filosofia politica ed economica, ma anche quella psicologica, passionale ed estetica.

Lunedì la presentazione del libro.

Nicolás Márquez, scrittore, docente e avvocato, e Marcelo Duclos, giornalista e master in scienze politiche ed economia, avvicinano il lato umano e personale di questa figura dirompente che concentra la massima attenzione a livello nazionale e internazionale, analizzando la situazione politica e sociale che hanno portato all’elezione di Javier Milei a presidente della repubblica e condividono il quadro concettuale delle sue idee politiche ed economiche di liberale libertario, offrendo le chiavi per un’ascesa fulminea che ha trasceso tutti i confini immaginabili.

Il lavoro è diviso in due parti

Il primo redatto da Nicolás Márquez, autodefinitosi “un uomo di destra pura”, approfondisce la personalità di Milei, indagando le influenze che hanno plasmato la sua personalità, ricorda il suo salto nel mondo dei media e cerca di spiegare il fascino sociologico che esercita risvegliato in milioni di argentini, soprattutto nei giovani. Studia poi il vertiginoso percorso politico fino ad arrivare alla presidenza in tempi record.

La seconda metà del libro corrisponde al liberal-libertario Marcelo Duclos, che analizza dettagliatamente i postulati di Milei dalle angolazioni più diverse, approfondendo gli argomenti e i pensatori che più lo influenzarono con un linguaggio agile e semplice, riportando con i piedi per terra la concezione di il paese che ha il presidente.

“Milei: la rivoluzione che non vedevano arrivare” esplora la sfida a tutte le categorie politiche convenzionali, la confusione e allo stesso tempo l’attrazione che Javier Milei risveglia sia in Argentina che all’estero. L’opera, con la preziosa introduzione del politologo Agustín Laje, è attualmente in fase di traduzione in inglese, portoghese, italiano e polacco.

Javier Milei: l’Arciere, il RockerStone, l’economista ‘austriaco’, lo showman, il bilardista, il polemista, l’outsider, il dirompente, l’anticomunista, lo spettinato, il divulgatore, l’ideologo, il politico, il candidato e il presidente dell’Argentina. Nulla è lasciato al caso in questo affascinante ritratto sviluppato con una narrazione impegnativa e a tratti bellicosa. Per questo gli autori fanno riferimento nel libro al concetto di “Rivoluzione”, rendendo evidente che Javier Milei segna una svolta nella storia argentina che sconcerta tutti.

Il libro sarà presentato il 10 giugno alle 18 nell’auditorium Hierárquicos situato in Facundo Zuviría 4641.

 
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