I professori delle università e delle scuole superiori fermano lo sciopero in Brasile

I professori delle università e delle scuole superiori fermano lo sciopero in Brasile
I professori delle università e delle scuole superiori fermano lo sciopero in Brasile

Tale decisione è stata adottata dopo che la maggioranza delle assemblee statali ha votato a favore delle proposte avanzate dal Governo del Presidente Luiz Inácio Lula da Silva, riguardo all’adeguamento salariale.

La categoria dovrà firmare i termini dell’accordo mercoledì, insieme ai ministeri della Gestione e dell’Innovazione (MGI) e al Ministero dell’Istruzione (MEC).

Tuttavia, la fine dello sciopero, che compirebbe 70 giorni questo lunedì, non implica direttamente un ritorno nelle aule.

Ogni università e istituto federale ha la necessaria autonomia per decidere quando termina il primo semestre scolastico e quando inizia il secondo.

Alcune strutture intendono tornare questa settimana. Altri, al massimo, fino al 3 luglio.

Anche questa domenica, l’Unione nazionale dei funzionari federali dell’istruzione di base, professionale e tecnologica (Sinasefe) ha deciso di porre fine allo sciopero.

L’entità rappresenta gli insegnanti e le scuole tecnico-amministrative che lavorano nelle scuole federali, come la Don Pedro II, a Rio de Janeiro, e negli istituti federali che offrono corsi tecnici per i giovani delle scuole superiori.

Anche se l’inazione è finita, i tecnici amministrativi dell’istruzione superiore della rete federale continuano a scioperare.

La Federazione dei sindacati dei lavoratori tecnico-amministrativi dell’istruzione degli istituti pubblici di istruzione superiore in Brasile (Fasubra), che rappresenta la categoria, ha chiesto un nuovo ciclo di trattative per analizzare il documento inviato al MGI e al MEC, il 21 giugno.

Nella sua richiesta, l’entità precisa che “sulla base della restituzione della consultazione effettuata alla base, chiede miglioramenti alla proposta presentata dal Governo, continuità del dialogo e programmazione di nuovi incontri, per definire i punti presentati”.

Per i tecnici amministrativi il Governo ha proposto un adeguamento salariale del 9% nel gennaio 2025 e del 5 nell’aprile 2026. Miglioramenti ci sono anche per la rivalutazione della carriera.

I docenti hanno accettato anche la proposta di modificare lo stipendio per il 2025 e il 2026. Ogni livello professionale ha una percentuale diversa.

mem/ocs

 
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