Julio Herranz presenta il suo nuovo libro al MACE Poetry Readings, che vedrà protagonisti Parcerisas e Fermín Herrero

Julio Herranz presenta il suo nuovo libro al MACE Poetry Readings, che vedrà protagonisti Parcerisas e Fermín Herrero
Julio Herranz presenta il suo nuovo libro al MACE Poetry Readings, che vedrà protagonisti Parcerisas e Fermín Herrero

Il Museo di Arte Contemporanea di Ibiza (MAZZA) organizza un nuovo ciclo di Letture poetiche questa settimana, il 26, 27 e 28 giugno, e, tra le altre attività, ci sarà la presentazione del nuovo libro di Giulio Herranz, Poeta estremodurano-andaluso residente a Ibiza dal 1974.

Così presenterà Herranz (Ceclavín, Cáceres, 1948). Ibiza e io, edito da Sloper, un volume in cui seleziona 50 poesie da tutta la sua opera poetica per commemorare i suoi 50 anni di residenza sull’isola di Ibiza. Sarai accompagnato all’evento dal tuo editore, Pina Romana. Sarà il Venerdì 28 alle 20 al MACE.

Ma prima, mercoledì 26, alla stessa ora, il MACE riceverà una delle firme più importanti della poesia catalana: Francesc Parcerisas (Begues, Barcellona, ​​​​1944) presentato da Enrique Juncosa.

Parcerisas è poeta, saggista, scrittore e professore presso il Dipartimento di Traduzione e Interpretazione dell’Università Autonoma di Barcellona. È stato presidente dell’Associazione degli scrittori di lingua catalana e direttore dell’Institució de les Lletres Catalanes (1998-2004), e decano dal 2010 al 2016. Membro di spicco della generazione letteraria degli anni ’70, ha pubblicato numerosi libri di poesie e ha ricevuto numerosi premi, come il Carles Riba per la poesia nel 1966, il Premio Ciutat de Palma – Joan Alcover per la poesia nel 1975, il Premio Catalano di Critica di Poesia e il Premio di Letteratura Catalana della Generalitat de Catalunya, entrambi nel 1983. Nel 1991 il suo libro, Trionfo del presente, una raccolta della sua opera poetica, ha ricevuto il Premi Lletra d’Or. Con il suo primo romanzo, Primavera a Pechinoha vinto il Premi Llibreter per la narrativa nel 2013.

Degne di nota sono anche le sue traduzioni di Il Signore degli Anelli e altre opere di JRR Tolkien, dove adattò in catalano tutti i nomi e i toponimi di luoghi, razze e personaggi e, allo stesso modo, la sua traduzione dell’opera in prosa del poeta irlandese Seamus Heaney, che intitolò Dall’emozione alle paraule, proprio come uno dei suoi saggi. Le sue opere di poesia includono:
Suite delle quote (Edizioni 62, 1976); L’edat d’or (Quaderns Crema, 1983), Premio della Critica 1983; Trionfo del presente. opera poetica (1965-1983) (Colonna, 1991); Focali di ottobre (Quaderns Crema, 1992), Premio di poesia Ciutat de Barcelona 1992; Natura morta amb nens (Quadroni Crema, 2000), Altri due giorni di sud (Quadern Crema, 2006) e Sessantuno poesie (Quadroni Crema, 2014).

Inoltre, MACE terrà un altro incontro poetico di lusso giovedì 27 alle 20 con Fermín Herrero (Ausejo de la Sierra, Soria, 1963) presentato da Elena Ruiz.

Herrero è un poeta, professore di lingua e letteratura spagnola, è laureato in filologia ispanica presso l’Università di Saragozza e buona parte della sua opera è ambientata nella regione di Soria, negli Altipiani. Nei suoi libri si è spesso avvicinato alla metrica orientale. In Il linguaggio delle campane (2006) hanno provato haiku insieme a tanka e cheedoka. In Urgura (2020) hanno tentato una vaga imitazione del secolare juéjù della letteratura classica cinese.

Il suo lavoro ha ricevuto numerosi premi come il Premio della Critica Castilla y León (2015), il Premio di Poesia Jaén (2016) e il Premio della Critica di Poesia Castigliana. Sono le sue opere: Anticipazione dei giorni (Amarcord, 2014); Gratitudine (Visualizzatore, 2014), Senza andare oltre (Hiperión, 2016), Dintorni (Fondazione Jorge Guillén, 2019), Urgura (Con fotografie di Henar Sastre, Editorial Páramo, 2020) e Nella terra desolata (Hiperión, 2021).

Il 28, come abbiamo già avanzato su queste linee, arriverà l’appuntamento con Giulio Herranz il quale, pur essendo originario dell’Estremadura, si considera un andaluso di Rota (Cadice) perché lì trascorse gran parte della sua infanzia, adolescenza e prima giovinezza e perché lì scoprì la sua vocazione di poeta.

Dal 1974 vive a Ibiza, dove ha lavorato come giornalista per diverse testate locali, radiofoniche e televisive, fino al suo pensionamento nel 2011. Il suo ultimo libro Ibiza e io. In mezzo secolo, 1974-2024, offre un’ampia selezione della sua opera poetica; compresi due testi della raccolta di poesie in catalano Suite sigillata (2001).

Ha ricevuto numerosi premi, come il Ciudad de Jaén (1989), il Rafael Alberti (1991) e il Ciudad de Torrevieja (2004), nonché il Premio Aforismi Rafael Pérez Estrada, nella sua prima edizione per il libro Con le ali l’ho già tagliato (2016). Le sue poesie sono state tradotte in diverse lingue e alcune compaiono in antologie nazionali e internazionali. Ha pubblicato libri in collaborazione con altri autori, come Convento a Mare Nostrocon l’artista plastico Eduard Micus (1993) o Delirio, con Germán G. Lama (2005) tra gli altri. Gli altri suoi titoli sono: Memoria di luce (1989), Lo sguardo perduto (1991), L’angelo giustapposto (2005) o Gli anni resistenti (2017).

 
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