LIBRI A SANTIAGO | Rosario Raro: “La giornalista Martha Gellhor era l’unica donna nello sbarco in Normandia”

LIBRI A SANTIAGO | Rosario Raro: “La giornalista Martha Gellhor era l’unica donna nello sbarco in Normandia”
LIBRI A SANTIAGO | Rosario Raro: “La giornalista Martha Gellhor era l’unica donna nello sbarco in Normandia”

Rosario Raro: “La giornalista Martha Gellhor era l’unica donna nello sbarco in Normandia”Antonio Hernandez

Rosario raroche frequenta EL CORREO GALLEGO all’hotel Virxe da Cerca, parla con entusiasmo del suo nuovo libro in via ufficiale e non, un romanzo intitolato Vietato in Normandia, edito da Planeta, ha visitato Santiago. I suoi impegni sono intensi, ma evita i troppi caffè (“Mi dà fastidio”, dice) e si concentra su quell’altra energia che lo zucchero conferisce dal parlare appassionato di libri, cinema, viaggi, cultura… Originario di Segorbe, ( Castellón, 1971), dottoressa in Filologia Ispanica, il suo libro la portò nel territorio di Lo sbarco in Normandia e ad Hollywood: “È incredibile quanto tutto sia trascurato lì. La Walk of Stars è così sporca che non puoi leggere i nomi, e ci sono dei fan che la puliscono”, dice.

80° anniversario

L’ottantesimo anniversario dello sbarco in Normandia ha focalizzato maggiormente il suo libro perché è basato su quella pietra miliare storica. “Non sono uno storico, quello che ho fatto è viaggiare fino alle scene reali in cui si svolge l’azione in ogni caso, e ho anche scritto molti capitoli dove si verificano, in Normandia, St. Louis (Missouri), Hollywood e persino nella caffetteria Sunset Boulevard…, e lo faccio perché Cerco di rendere i miei romanzi un’esperienza coinvolgentenon che il lettore senta che gli viene raccontata una storia, ma che si siede lì, che può respirare, questa è la chiave che cerco, scrivere per tutti i sensi, non solo per la vista, ma anche per il tatto. , l’odore e questo aiuta a vivere un’esperienza coinvolgente”, afferma Rosario rarodi cui parla il libro Marta Gellhorn (1908-1998), “l’unica donna che raccontò in situ quella battaglia decisiva” negli ultimi giorni del suo matrimonio con lo scrittore, anche lei Ernest Hemingway.

Ha sfidato il potere

“C’era un ordine dell’alto comando alleato che impediva l’accreditamento dei giornalisti durante lo sbarco, ma lei ha deciso di andare avanti anche se i giornalisti che hanno contravvenuto a quegli ordini sono stati condannati agli arresti domiciliari o al campo di lavoro… Inoltre, il la considerazione dei giornalisti è stata ben diversa, loro sono stati costretti ad andare in pensione a 55 anni, e loro a 65…, ma Martha Gellhor era molto esperta, in quel 1944 aveva 37 anni di allora, ed aveva già combattuto cinque guerre“, spiega un autore che in precedenza ha firmato libri come Ritorno a Canfranc (2015), L’impronta di una lettera (2017), Manca a Siboney (2019) e Il cielo sopra Canfranc (2022).

L’influenza del cinema

“Mi interessava anche raccontare l’influenza del cinema in questa operazione, con il cosiddetto più grande trucco di magia della storia, creando l’Esercito Fantasma per far credere ai tedeschi che sarebbero entrati attraverso il Paseo de Calais, la parte più stretta del Canale della Manica. Così, mentre i tedeschi guardavano da quella parte, gli Alleati entrarono da un altro lato. Per l’inganno portarono 1.100 uomini dagli studi di Hollywood e dalle scuole d’arte, nessuno dei quali militare, e così fecero finta che ci fossero 120.000 soldati su quella costa.per il quale allestirono un grande studio con un finto aeroporto, un porto di sbarco, carri armati gonfiabili e, nonostante le numerose vittime in Normandia, grazie all’inganno colsero i tedeschi alla sprovvista, impedendo che le vittime si moltiplicassero , conclude Rosario Raro circa Vietato in Normandiaquesto romanzo il cui editore vi permette di leggerne un frammento online qui.

 
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