Sparizioni nell’esplorazione urbana

Sparizioni nell'esplorazione urbana

Pablo Delgado

28 giugno 2024

Dal suo primo romanzo, pubblicato nel 2010, Anders de la Motte (Svezia, 1971) Ha ricevuto recensioni relativamente buone e premi prestigiosi per i suoi libri. L’autore svedese si unisce al cast già più che affermato di autori scandinavi di gialli. Dopo il boom Generata dall’opera di Steig Larsson, la letteratura scandinava, soprattutto quella riferita al romanzo poliziesco, è esplosa, fino a oggi, lasciando dietro di sé autori che fanno davvero la differenza in questo ampio panorama narrativo.

Anders de la Mottte è uno di questi, insieme a Camila Lackberg e Jo Nesbo, l’autore svedese si è stabilizzato mostrando un’opera potente e accessibile che delizia tutti i lettori che finora hanno potuto accedere alla sua opera. Ora con L’assassino sulla montagna (Pianeta) Il lettore spagnolo può accedere per la prima volta all’accattivante prosa nera e criminale di Anders de la Motte.

Hemingway ha detto qualcosa del genere che per scrivere bisogna sperimentare la vita e poi raccontarla, quindi de la Motte sa di cosa scrive nei suoi romanzi, dato che ha lavorato otto anni come agente di polizia prima di diventare capo della sicurezza aziendale della Dell compagnia per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa, posizione che alla fine lasciò per dedicarsi completamente alla scrittura. COSÌ, siamo di fronte ad uno degli scrittori europei di romanzo giallo con maggiore preparazione penalistica e forense, quindi questo è evidente nei suoi romanzi, rendendoli più credibili e scioccanti.

Il suo debutto narrativo è stato con Giochi (2010), che gli è valso il premio per il miglior primo romanzo dell’Accademia svedese degli scrittori gialli. Nel 2015 gli è stato assegnato il premio per il miglior romanzo giallo per Ultimatum. È anche particolarmente noto per il suo quartetto di libri sulle stagioni: Sensommer, Høstdåd, Vinterild e Våroffer.

Con L’assassino sulla montagna, scrive de la Motte un mix di thriller poliziesco e crimine psicologico. Attraverso l’ispettore capo Leonora Asker, che in linea di principio è il miglior candidato a capo del dipartimento per i crimini violenti. Si verificano una serie di eventi che trasformano il personaggio principale, soprattutto quando scompare la figlia di una ricca famiglia svedese. Poi, a causa di un altro evento passato, i suoi superiori la allontanano dal caso e la rendono responsabile di un’Unità un po’ speciale e un po’ dimenticata nell’edificio, la Missing Case Unit, la divisione casi irrisolti della stazione di polizia composta da quattro agenti molto particolari. .

Umiliata, nel suo nuovo incarico di sostituto, e allontanata dal caso della scomparsa della giovane, Leo si ritroverà coinvolta in un’indagine che sembra alquanto banale: qualcuno sta alterando le scene di un grande modellino ferroviario. Tuttavia, dopo che sul modello appare una figura identica a quella della ragazza scomparsa, Asker si rende conto di trovarsi di fronte a uno spietato assassino e che c’è solo una persona che può aiutarla: Martin Hill, professore di architettura ed esperto di esplorazione urbana.

La storia segue l’ispettore Leo Asker, un personaggio molto interessante che ha un retroscena ancora più interessante. Ha lavorato duro per lasciarsi alle spalle un passato che ha dovuto convivere con un padre che diffidava di tutto e di tutti, cadendo nei complotti e nella teoria che la fine del mondo fosse vicina. Questa esperienza durante la sua adolescenza ha segnato Asker ma ciò che ha imparato durante l’infanzia lo aiuterà anche a risolvere questo caso che non sarà facile, perché dovrà affrontare il “Re della Montagna”.

Con un inizio potente che cattura il lettore fin dalla prima pagina, e che sono sicuro proverai a leggere tutto d’un fiato. Il romanzo si concentra su cinque personaggi: Leo Asker; Smila, la giovane scomparsa; il Re della montagna; Martin Hill, professore di architettura e amico di Leo; e Jonas Hellman, ex capo e amante di Leo. Le sue storie consecutive ci offrono diversi punti di vista nel corso degli eventi, conferendo alla struttura narrativa una freschezza e un dinamismo che intrappolano il lettore in quella tesa atmosfera investigativa fornita da de la Motte.

La sua indagine la porta negli edifici vuoti e oltre. Qui è dove l’ambiente e il esplorazione urbana, un’attività in forte crescita che consiste nel visitare luoghi abbandonati, nascosti o ad accesso limitato al pubblico. Una forma di turismo alternativo che è diventata molto popolare soprattutto tra i giovani alla ricerca di esperienze diverse ed emozionanti.

Come lo è il lavoro dell’autore svedese. Ci sono molti colpi di scena, svolte e rivelazioni lungo il percorso, mantenendo la tensione in ogni momento e questo è in gran parte dovuto ai capitoli brevi e agili. È un ottimo modo per creare un’atmosfera che scoppietta costantemente con grande energia e fa sì che i lettori facciano fatica a riprendere fiato. Un romanzo ricco di tensione, pericolo e suspense.

Con L’assassino della montagna, de la Motte inizia anche una nuova serie con Asker. È stata una delle uscite più attese in Scandinavia da quando il suo autore ha annunciato la creazione di questo personaggio. Il romanzo ha conquistato le liste dei libri più venduti in Svezia, Norvegia e Danimarca. Quindi, se Anders de la Motte è un autore di cui non è stato letto né sentito parlare, vi consiglio di dare una possibilità a lui e all’ispettore Asker un’altra.

L’assassino della montagna // Anders de la Motte // Planet // Tradotto da Pontus Sánchez Giménez // 2024 // 21,90 euro


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