DIARIO DI HUARPE ha parlato con esperti di apicoltura della varroasi, una delle malattie più pericolose che colpisce gli alveari e la produzione di miele. Ogni anno gli apicoltori provinciali devono combattere la varroa, una malattia che preoccupa ripetutamente i produttori del settore.
Aldo “Pirata” Olivares, veterinario, ha spiegato che la varroa è un acaro parassita che si nutre dell’emolinfa, simile al sangue delle api, indebolendole e portando ad una diminuzione della produzione di miele. Questo parassita si diffonde facilmente tra gli alveari e rappresenta una minaccia costante per il settore dell’apicoltura.
Luis Tomas, uno dei responsabili dell’Area Apicoltura della Direzione dello Sviluppo Agricolo, ha raccontato la situazione che stanno attraversando gli apicoltori della provincia rispetto a questo problema, condividendo una prospettiva incoraggiante.
Tomas, ha sottolineato che, sebbene la zecca delle api conosciuta come varroa sia una minaccia persistente, il governo provinciale ha implementato un piano globale per controllarla e che questo piano mira, attraverso la consegna di medicinali biologici agli apicoltori, a mantenere uno stato di salute ottimale negli alveari della regione.
L’approccio preventivo adottato dal Ministero delle Attività Produttive, del Lavoro e dell’Innovazione si rivela efficace. Il processo di applicazione del medicinale consiste nel “utilizzare alcune piccole assi che vengono poste nell’alveare, l’ape ci cammina sopra e questo provoca la morte dell’acaro, che viene così eliminato dall’alveare”, ha spiegato Luis Thomas.
Inoltre, la novità è che, trattandosi di un’applicazione in dose biologica, non solo protegge le api, ma anche la qualità del miele, lasciandolo in condizioni adatte al consumo, ed evitando la contaminazione con prodotti chimici e di sintesi. Perché quando la malattia viene combattuta con dosi sintetiche, il miele delle api non può essere consumato.
L’impegno del governo per la salute delle api si riflette nell’iniziativa di fornire input medicinali a tutti gli apicoltori registrati presso RENAPA. Da lunedì, negli uffici della Direzione Sviluppo Agricolo Area Apicoltura, viene consegnata la seconda dose contro la varroasi, con la determinazione di tutelare la biodiversità e garantire la sicurezza alimentare.
