Entre Ríos: il Museo degli UFO è stato perquisito a causa di una denuncia proveniente dal Perù | Cercavano il piede di una mummia

Entre Ríos: il Museo degli UFO è stato perquisito a causa di una denuncia proveniente dal Perù | Cercavano il piede di una mummia
Entre Ríos: il Museo degli UFO è stato perquisito a causa di una denuncia proveniente dal Perù | Cercavano il piede di una mummia

Più di 60 pezzi archeologici di origine peruvianaoy anche di origine preispanica che erano di illegalmente al Museo degli UFOdalla città Victoria Entre Ríosfurono recuperati nel bel mezzo di un raid.

Come confermato da fonti di polizia, dopo un’indagine di uuna denuncia dell’Ambasciata del Perù in Argentinain cui si informava che un museo di Entre Ríos esponeva un parte archeologico (piede di mummia) di grande valore scientifico, proveniente dalla città peruviana di Paracas e che forse era stato estratto ed esportato illegalmente dal suo territorio, il raid è stato effettuato presso il Museo UFO.

Le indagini sono state condotte da personale del Dipartimento di Protezione del Patrimonio Culturale della Polizia Federale e ordinate dal Tribunale Federale di Prima Istanza di Victoria de Entre Ríos, presieduto dal giudice Federico Ángel Claudio Martín.

Così, dopo il lavoro sul campo, gli agenti hanno rilevato una pubblicazione su un canale YouTube, che documentava che nel museo in questione era presente un pezzo simile a quello segnalato, che sarebbe stato ritrovato tutelato dalla Legge Nazionale sulla Tutela del Patrimonio Archeologico e Paleontologico.

In seguito all’intervento, il piede della mummia è stato rinvenuto nel Museo degli UFO e successivamente è stato consultato l’Istituto Nazionale di Antropologia e Pensiero Latinoamericano (INAPL), l’ente che applica la suddetta legge in materia archeologica e davanti al Museo di Scienze Naturali e Antropologiche “Prof. Antonio Serrano” con sede nella Città di Paraná.

Entrambe le organizzazioni hanno riferito di non avere la registrazione nei loro archivi.né del materiale archeologico, né del museo in cui era esposto e che i pezzi ivi esposti corrispondevano sia al patrimonio culturale dello Stato argentino che a quello peruviano.

Tenuto conto di ciò, il giudice ha ordinato la perquisizione del museo e lì gli investigatori, insieme al personale della Divisione Unità Operativa Federale del Paraná, hanno Sequestrarono il prezioso pezzo e altri 60 in totale, tra cui spiccano reperti archeologici di ceramica modellata, forse di origine peruviana; pietre nettamente scolpite, probabilmente di origine preispanica; frammenti ceramici corrispondenti a corpi, bordi e colli di vasi, frammenti di ceramica modellata, manufatti litici levigati e resti fossili.

Nel museo si trovava il responsabile del luogo, il quale è stato informato del caso e i pezzi sequestrati sono stati trasferiti presso la sede dell’unità di polizia intervenuta, in qualità di depositario giudiziario, fino all’esame da parte dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Latinoamerica. Pensiero. (INAPL).

Nel frattempo, il resto del materiale di origine nazionale sarà consegnato al Museo del Paraná, nella stessa qualità.

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