“Tribute to a Resilient City”, la mostra che fa rivivere la tragedia dell’alluvione di Santa Fe

Questo lunedì ha segnato il 21° anniversario dell’alluvione che ha colpito la città di Santa Fe, segnando un momento di tristezza e riflessione. Nel corso della giornata sono state svolte numerose attività per ricordare il 29 aprile 2003. Tra queste, la mostra fotografica “Omaggio ad una Città Resiliente”, che offre una visione emozionale e realistica di quanto vissuto in quei giorni.

La mostra sarà visitabile dal 29 di questo mese al 2 maggio, dalle 8:00 alle 19:00, nella sala centrale della Stazione di Belgrano.

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In questo contesto, il fotografo José Almeida ha condiviso con CyD Noticias i dettagli di ciò che ha vissuto in quel momento. “Penso che sia il momento più difficile che ho dovuto vivere, sia come cittadino che come addetto stampa. Non ricordo di aver visto una tragedia simile né qui né in nessun altro posto nel Paese”, ha detto.

Allo stesso modo, ha descritto parte del processo di selezione delle fotografie, sottolineando che “una di quelle che mi colpisce di più è quella del quartiere Centenario, scattata la mattina del 30 aprile”, ha detto riferendosi a una delle cartoline scattate il giorno successivo all’entrata dell’acqua. “Lì ho davvero colto la dimensione di ciò che era successo”, ha detto.

Da parte sua, Néstor Fenoglio, direttore di El Litoral, ha riflettuto sul senso della mostra. “Utilizziamo spesso l’espressione filigrane sulla foto per prendercene cura e per assicurarci che sia noto il diritto d’autore, che è nostro, e ho pensato che Santa Fe ha filigrane, cicatrici. Ecco perché parliamo di resilienza, perché questi marchi , in modo doloroso, erano presenti nella nostra città 21 anni fa”, ha spiegato.

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In questo senso Fenoglio ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria di quanto accaduto. Ha inoltre sottolineato il ruolo cruciale del giornalismo in tempi di crisi: “Il giornale ha sempre avuto, ha e avrà uno sguardo molto attento e vicino alla città. Appena si è saputo cosa stava succedendo, i fotografi sono scesi in piazza, ” Lui ha spiegato.

La mostra fotografica offre una visione emozionale di quanto vissuto in quei giorni. Credito: Mauricio GarínLa mostra fotografica offre una visione emozionale di quanto vissuto in quei giorni. Credito: Mauricio Garín

La mostra presenta il lavoro di numerosi fotografi di El Litoral, tra cui Amancio Alem, Néstor Gallegos e Alejandro Villar, che purtroppo sono scomparsi. Inoltre, presenta i lavori di Mercedes Pardo e Eduardo Salva, che allora facevano parte della squadra, insieme a Flavio Raina, Mauricio Garin, Guillermo Di Salvatore e Luis Cetraro, che continuano oggi a svolgere il loro lavoro nel multimediale.

Notevole è anche la partecipazione di José Almeida, che a quel tempo lavorava per Clarín, e Juan Roleri de Télam.

La mostra non solo evoca gli eventi che hanno lasciato il segno nella storia della città, ma elogia anche la forza e la resilienza della gente di Santa Fe. Ci ricorda l’importanza della solidarietà, dell’azione collettiva e della conservazione della memoria nella costruzione di un futuro più resiliente.

 
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