Dura risposta: Israel Katz ha definito il presidente della Colombia “un antisemita pieno di odio”

Dura risposta: Israel Katz ha definito il presidente della Colombia “un antisemita pieno di odio”
Dura risposta: Israel Katz ha definito il presidente della Colombia “un antisemita pieno di odio”

Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha definito questo mercoledì (01/05/2024) il presidente della Colombia, Gustavo Petro, come un “antisemita pieno di odio” dopo aver annunciato che il paese latinoamericano romperà le relazioni con Israele a partire dal 2024. Giovedì 2 maggio per il “genocidio” contro il popolo palestinese.

“Il presidente della Colombia ha promesso di ricompensare gli assassini e gli stupratori di Hamas, e oggi ha mantenuto la sua promessa. La storia ricorderà che Gustavo Petro decise di schierarsi con i mostri più spregevoli conosciuti dall’umanità che bruciarono neonati, uccisero bambini, violentarono donne e loro rapirono civili innocentiLo ha detto Katz sul social network X, anche in un messaggio in spagnolo.

Il ministro israeliano ha anche ricordato che i rapporti tra i due Paesi sono sempre stati “caldi” e che un “presidente antisemita e pieno di odio non potrà cambiare la situazione”.

Il suo messaggio arriva pochi istanti dopo che Petro ha annunciato in un discorso per la Giornata internazionale dei lavoratori, come aveva già minacciato il 15 ottobre, che la Colombia romperà le relazioni diplomatiche con Israele per avere un governo e “un presidente genocida”, secondo quanto ha affermato. ad un evento a Bogotà.

“Oggi tutta l’umanità nelle strade, a milioni, è d’accordo con noi e noi con loro”, ha detto Petro, che ha affermato che “non possono essere, non possono ritornare i tempi del genocidio, dello sterminio di un’intera città davanti ai nostri occhi, davanti alla nostra passività”.

Il 26 marzo Petro ha ribadito il suo desiderio di rompere i legami con Israele se non fosse stata raggiunta una “tregua immediata durante il mese di Ramadan” nella Striscia di Gaza, come aveva chiesto il Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

“Se la Palestina muore, l’umanità muore e noi non la lasceremo morire così come non lasceremo morire l’umanità”, ha gridato Petro sul palco del Primo maggio, da dove ha voluto ricordare anche i bambini e i neonati di Gaza “che sono morti.” smembrati dalle bombe”.

In quasi sette mesi di guerra a Gaza, secondo i dati del Ministero della Sanità di Gaza, che dipende dal gruppo terroristico Hamas, sono morti più di 34.500 palestinesi, tra cui più di 14.000 bambini.

 
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