Gli insegnanti pubblici votano l’offerta di stipendio della provincia: tutte le opzioni di Santa Fe sono respinte
IL Gli insegnanti di Santa Fe definiranno nelle assemblee dipartimentali questo giovedì quali e come saranno le misure da adottare dopo aver descritto come insufficiente il offerta di stipendio da parte del governo di Santa Fe presentato all’incontro parità da lunedì scorso. Venerdì i sindacati avranno la risposta e tutto fa pensare che le misure forzate potrebbero essere riprese la prossima settimana. Amsafé Santa Fe voterà questo giovedì tra tre mozioni di rifiuto, con diverse modalità di sciopero, elaborate martedì all’imbrunire nell’assemblea dipartimentale.
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governo della provincia di Santa Fe
Il governo provinciale ha spiegato che l’aumento proposto per insegnanti e dipendenti statali è un aumento del 15% rispetto allo stipendio di dicembre, che sarà pagato al 7,7% ad aprile e al 7,7% a maggio.
I sindacati capiscono che è del 5% ad aprile e del 5% a maggio rispetto allo stipendio di marzo e lo considerano inferiore all’inflazione.
Il governatore Massimiliano Pullaro ha riconosciuto questo mercoledì, in apertura della legislatura, che i sindacati “hanno ampiamente ragione” nel chiedere un miglioramento salariale, ma ha sottolineato che la discussione si svolge “con i numeri della provincia sul tavolo”.
Proposte di stop
Amsafé avrà la sua assemblea provinciale venerdì ma i dipartimenti più grandi come La Capitale, San Lorenzo o Rosario hanno già definito delle mozioni per respingere l’offerta della Provincia.
L’assemblea dipartimentale Amsafé La Capital del sindacato degli insegnanti pubblici promuove la votazione su tre mozioni fino a questo giovedì alle 20:30:
- Rifiuto con sciopero di 48 ore, l’8 e il 9 maggio (il 9 in coincidenza con lo sciopero generale nazionale).
- Rigetto e sospensione a tempo indeterminato.
- Rifiuto e due settimane di disoccupazione di 48 ore (7 e 8 prima settimana, 14 e 15 seconda settimana).
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