Bollettino di aprile: Sicurezza per il Cile?

Bollettino di aprile: Sicurezza per il Cile?
Bollettino di aprile: Sicurezza per il Cile?

Aprile è stato caratterizzato dal dibattito sulla sicurezza, ma nell’ultima settimana tutto ha avuto un’accelerazione. La scorsa settimana, i deputati si sono dedicati all’elaborazione di progetti in questo settore in risposta all’omicidio di tre agenti di polizia e ad una cittadinanza che chiede progressi in questa direzione.

Questo mese si è aperto con le raccomandazioni rivolte allo Stato del Cile dal Comitato per i Diritti Umani dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Ciò è avvenuto dopo la revisione del 7° rapporto del Cile sull’applicazione del Patto internazionale sui diritti civili e politici.

Sebbene il documento affronti argomenti diversi, da La Neta vi parliamo di quelli correlati impunità per le violazioni dei diritti umani commesse durante l’epidemia sociale e la dittatura.

Basta impunità e regolamentazione della forza: alcune delle raccomandazioni del Comitato per i Diritti Umani per il Cile

Sulla stessa linea Amnesty International ha presentato il suo rapporto annuale sui diritti umani. Questo rapporto include le ragioni di preoccupazione dell’organizzazione in 155 paesi.

Eravamo al lancio del report! Per il Cile, le preoccupazioni riguardano anche l’impunità nell’epidemia sociale, sottolineando che solo lo 0,2% dei casi ha trovato giustizia. Si sono rammaricati anche dell’approvazione della legge Naín-Retamal.

Abbiamo parlato con il direttore esecutivo di Amnesty Cile, Rodrigo Bustos, dell’impunità diffusa in questi casi e anche dei discorsi di odio e delle proposte anti-diritti che vengono diffusi durante i periodi elettorali.

Amnesty International Cile: “C’è un’oscura eredità del precedente governo in materia di diritti umani”

Corsia preferenziale per la sicurezza

Prima di proseguire, vi diciamo che il 22 aprile il Governo e il Congresso hanno concordato di portare avanti gli ultimi 7 progetti di legge rimasti sulla “corsia preferenziale” dell’agenda legislativa sulla sicurezza. Questi erano:

  1. Creazione del Ministero della Pubblica Sicurezza
  2. Rafforzare e modernizzare il sistema di intelligence statale
  3. Accesso alla giustizia e tutela delle vittime di reati
  4. Creazione del sottosistema di intelligence economica
  5. Regole per l’uso della forza
  6. Ruolo preventivo dei Comuni in materia di sicurezza
  7. Procedimento penale con enfasi sulla recidiva e sui crimini con maggiore connotazione sociale

In questo post puoi leggere di più su ciascuno di questi progetti

  • Urgente: uso delle regole di forza

Tra i progetti di cui vi parliamo, ce n’è uno che ha fatto molto parlare di sé nelle ultime settimane. E soprattutto alla fine di aprile, dopo l’assassinio di tre ufficiali dei Carabineros a Cañete, il 27 aprile. I deputati hanno deciso di sospendere la settimana distrettuale e di concentrarsi sul lavoro legislativo sulla sicurezza, soprattutto sulle regole di uso della forza. Qui vi diciamo come va la discussione.

Come procede la discussione sulla sicurezza questa settimana?

  • Sta tornando la giustizia militare?

Uno dei punti problematici nella discussione sulle regole per l’uso della forza sono state le indicazioni dell’opposizione secondo cui i tribunali militari avrebbero nuovamente giurisdizione sui crimini commessi dai Carabineros e dalle Forze Armate, anche quando fossero coinvolti civili. Ne La Neta avevamo già spiegato perché questa proposta va contro la legge e i trattati internazionali sui diritti umani.

La proposta dei deputati mira a ripristinare la giustizia militare nei casi in cui sono coinvolti civili

  • I prossimi passi della RUF

Il 2 maggio è stato inviato alla Camera il progetto di Regolamento sull’uso della forza, contenente diversi punti problematici: È stata approvata l’indicazione sulla giustizia militare, respinto il divieto della tortura e il principio di proporzionalità dell’uso della forza, eliminati i protocolli sui gruppi speciali di protezione, non è stato vietato l’uso di armi non letali per attaccare il volto.tra l’altro.

Nel pomeriggio di questo venerdì 3 maggio questo progetto, e quello che istituirà il Ministero della Sicurezza, sarà votato alla Camera dei Deputati. Il governo ha già annunciato una riserva di costituzionalità riguardo alla modifica dei poteri della giustizia militare.

Sicuramente c’è ancora molto da fare in termini di sicurezza, ma a questo punto lasciamo questo bollettino. Seguici sui social network per tenere d’occhio i progressi in questa materia!

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