IL inchiesta di Felicitas Alvite, conosciuta in rete come “Il Torretto“, ha suscitato scalpore dopo la sua insolita dichiarazione davanti al pubblico ministero Fernando Padován. La giovane, 20 anni, si è consegnata alla giustizia dopo aver investito e ucciso un motociclista a La Plata, sostenendo che le sue azioni erano state motivate da “un desiderio di aumentare la propria popolarità sui social network.
Durante quasi quattro ore di interrogatorio, Alvite, ha sostenuto “Il Torretto“A causa della sua presunta passione per la velocità, ha tentato di giustificare il suo comportamento online, affermando di aver creato il suo soprannome ispirandosi a una sfida virale per attirare più follower sul suo account TikTok. Tuttavia, la giovane ha ammesso di non aver mai previsto che i suoi post potrebbe essere frainteso.
Secondo fonti giudiziarie, la dichiarazione di Alvite è stata segnata da momenti di angoscia, soprattutto ricordando i fatidici eventi del 12 aprile. Ha dichiarato che, dopo aver partecipato ad una festa con amici, ha deciso di mettersi alla guida a causa dell’ubriachezza del proprietario del veicolo. Inoltre, ha dichiarato che stava seguendo una “amica” che non conosceva bene e ha passato il semaforo rosso per non perderla di vista. “Non volevo perdere e ho corso con il semaforo rosso”, ha dichiarato.
Ricordando il momento dell’impatto con il motociclista 36enne, identificato come Rubén Walter Armand, Alvite è stato colto da un attacco di panico che ha interrotto brevemente la inchiesta. Tuttavia, ha continuato a negare di aver partecipato ad una corsa su strada ed ha espresso il desiderio che la persona ferita fosse curata prima.
In seguito alla sua dichiarazione, Alvite è stata riportata in custodia di polizia mentre il suo avvocato, Flavio Giemmo, ha avanzato l’intenzione di presentare una richiesta di rilascio. La giovane resta detenuto in attesa della risoluzione della loro situazione procedurale, in un caso che ha suscitato scalpore e dibattito nella comunità.
#Argentina