Un intermediario automobilistico è stato ucciso nel sud dell’Armenia –

Autore: Diego Fernando Téllez Téllez

Juan Manuel Lloreda Bonilla, 43 anni.

La vittima viveva a Quindío da meno di un anno e la sua morte sarebbe legata a problemi che forse aveva in un’altra regione del paese.

Mentre si preparava a salire a bordo del suo veicolo, un cittadino è stato colpito da colpi di arma da fuoco in una strada pubblica nel quartiere di Arco Iris, nel sud della città dell’Armenia.

Sebbene la vittima sia stata prontamente soccorsa e portata al pronto soccorso dell’Ospedale Sud, lì, purtroppo, i medici non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita e pochi minuti dopo il suo ricovero è stata segnalata la morte.

L’uomo è stato identificato come Juan Manuel Lloreda Bonilla, 43 anni, originario della Valle del Cauca.

Secondo quanto noto, l’aggressione da sicario è stata perpetrata da un soggetto che viaggiava in qualità di grillman su una motocicletta, veicolo che si è avvicinato al finestrino della poltrona su cui era seduta tale persona, tanto che questi si trovava senza dire una parola né dargli alcuna parola. tempo per fare qualsiasi cosa sparerebbe ripetutamente.

L’incidente di sangue è stato denunciato alla Polizia Nazionale di Quindío lunedì scorso intorno alle 20:30.

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Secondo il rapporto delle autorità, Lloreda Bonilla è stato colpito da almeno sette colpi di arma da fuoco in diverse parti del corpo, quando si trovava a pochi metri dalla sua residenza.

Il tenente colonnello Luis Fernando Atuesta Zárate, comandante della polizia del dipartimento, ha sottolineato che non è escluso che questa morte sia legata ad un regolamento di conti.

L’ufficiale ha indicato che la vittima si era stabilita nella capitale quindiana solo tra 8 e 9 mesi fa, quindi è possibile che la sua morte fosse legata a qualche problema in un’altra regione del Paese.

Si è appreso che Juan Manuel si dedicava all’acquisto e alla vendita di automobili, principalmente motocicli.

Il luogo dell’incidente è stato debitamente transennato dagli agenti di polizia del quadrante che si sono recati sul posto non appena allertati dalla comunità, al fine di proteggere eventuali prove e hanno immediatamente avviato operazioni nelle zone circostanti nel tentativo di localizzare gli assassini, ma fino ad oggi non sono stati segnalati arresti per questo incidente.

Successivamente, gli agenti del laboratorio mobile della Sezione Investigativa Criminale di Sijín, hanno visitato la situazione per raccogliere il materiale probatorio necessario e si sono poi spostati presso il suddetto centro di cura per effettuare l’ispezione tecnica della salma e trasferirla così all’obitorio della comune di Calarcá.

Lì ieri, martedì mattina, i funzionari dell’Istituto nazionale di medicina legale e scienze forensi hanno eseguito la relativa autopsia in attesa che i familiari espletassero le opportune procedure di reclamo e potessero così seppellirlo.

Con questo caso il numero degli omicidi commessi a Quindío quest’anno ammonta a 59, di cui 34 avvenuti nella capitale Quindío.

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