È stato indicato che inizialmente sarebbero stati perseguiti per il reato di possesso illegale di armi da fuoco e che le indagini sarebbero proseguite per altri fattori.
Solo fino a martedì della prossima settimana sarà possibile determinare quanti cittadini del gruppo di quattro uomini arrestati durante le incursioni effettuate nella località di La Punta de los Remedios, rimarranno privati della loro libertà e quanti potranno recuperarla, a causa dell’arrivo del fine settimana e perché il lunedì è un giorno festivo dove non c’è lavoro ufficiale.
Lo ha riferito una fonte collegata alla Polizia Nazionale che fino alla data comunicata è previsto riprendere l’udienza sospesa dopo aver legalizzato la cattura dei cittadini, per la quale hanno un termine perentorio di 36 ore.
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Al momento si presume che almeno uno dei detenuti abbia potuto ottenere la libertà, anche se condizionata, per problemi di salute e per l’età avanzata.
I detenuti sono parenti
Come ricordato, in un rapporto presentato dalle autorità locali, nelle incursioni effettuate in questo quartiere del comune di Dibulla, i cittadini Didier Castillo, César Moscote, César Eduardo Moscote e Eliécer Moscote sono stati privati della libertà. Sui siti nel luogo in cui si trovavano queste persone, la polizia, con il supporto di personale della Procura e dell’Esercito, ha sequestrato quattro armi da fuoco, tra cui due fucili e due rivoltelle calibro 38 speciale, oltre a 20 cartucce di diverso calibro.
Si presume che almeno uno dei detenuti abbia potuto ottenere la libertà, anche se condizionata, per problemi di salute e per l’età avanzata.
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