“Vogliamo contribuire a salvare i giovani dall’esclusione sociale”

“Vogliamo contribuire a salvare i giovani dall’esclusione sociale”
“Vogliamo contribuire a salvare i giovani dall’esclusione sociale”

Luis Aranzubía Benito (Nájera, 1958) è appassionato di musica anglosassone. Questo professore inglese, ora in pensione, per anni ha affiancato all’attività di insegnante quello di essere la voce principale di diversi gruppi della scena regionale. Adesso, con tutto il tempo a disposizione, divertitevi la band da lui guidata, composta da membri della sua famiglia, e che porta il suo nome. Domani, alle 20, lui e il resto dei membri offriranno un concerto al Cinema Doga di Nájera a beneficio di Proyecto Hombre.

– Che storia ha la ‘Banda Luis Aranzubía’?

– È una band familiare composta da otto persone. Le mie figlie sono al pianoforte, quello che suona il basso è mio nipote, un cugino fa i cori… Tutto resta a casa. Il gruppo ha una storia decennale e nasce dalla nostra comune passione amante della musica. Per quanto mi riguarda, canto da quando avevo 18 anni in diversi gruppi comunitari, una vita. Senza prendere lezioni, sempre da autodidatta.

– Cosa ti piace cantare?

– Da quando sono professore di inglese, sono sempre ballate in quella lingua, che è più pratica e musicale. Ho le mie composizioni e sono affascinato anche da Bob Dylan, dai Beatles, da America, da Billy Joel… Tutti questi classici verranno suonati venerdì al concerto di beneficenza.

– Raccontaci dell’evento.

– Questa è la seconda volta che ci impegniamo in qualcosa di simile. In passato ne abbiamo già fatto un altro a beneficio di Emmaús Navarra. In questa occasione, il ricavato andrà a Proyecto Hombre La Rioja, associazione che, come già sapete, aiuta le persone con dipendenze e salva molti dei nostri giovani dall’esclusione sociale. Essendo un educatore da tanti anni, conosco casi e niente è più fastidioso delle vite sprecate dalla droga e dall’alcol.

– Dove posso trovare i biglietti?

– Al prezzo di dieci euro, si possono acquistare in prevendita presso i bar Royalty, Pepe, Meraki e Four Roses di Nájera. Abbiamo anche riservato un posto tra gli oltre 400 disponibili da vendere al botteghino un’ora prima del concerto, che è alle 20:00.

– Cosa troveranno i partecipanti al loro arrivo?

– Faremo uno spettacolo molto digeribile, della durata di un’ora e mezza, in cui proporremo quattordici brani. Quella che vorrei cantare di più è “Time” dei Pink Floyd, la mia preferita. Incoraggio tutti a venire e contribuire con il loro ingresso ad una buona causa.

– Come sono i tuoi nervi?

– Beh, spero che le prove settimanali siano state utili. Perché ultimamente ci riuniamo più per cenare che per cantare davanti al pubblico (ride). Scherzi a parte, non perdiamo di vista il fatto che non siamo una band professionale, ma c’è un grande legame tra noi otto e questo ci dà un enorme vantaggio.

– Buona fortuna per venerdì.

– Grazie. Ci divertiremo e aiuteremo molto Proyecto Hombre.

#Argentina

 
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