Per prescrizione, gli accusati di impossessarsi del Padiglione Argentina dell’UNC sono stati licenziati

La Giustizia ha deciso di lasciare il caso estinto per 17 dei 21 imputati per l’acquisizione dell’Università Nazionale di Córdoba (UNC) nel 2018. Nel frattempo, per i restanti quattro imputati, il giudice federale Juan Montesi ha respinto la richiesta degli avvocati della difesa.

Il Tribunale Federale di Córdoba ha determinato l’estinzione dell’azione penale per prescrizione nella causa del sequestro, per diversi giorni, del Padiglione Argentina dell’UNC nel 2018.

UNC: i primi minuti dopo lo scatto, nelle foto

La decisione si è basata sulle argomentazioni presentate dalla difesa tecnica dell’imputato, la quale ha sostenuto che l’azione penale era già prescritta a causa del trascorrere del tempo, a partire dal 21 maggio di quest’anno.

Gli avvocati difensori María Mercedes Crespi, Ivana Esper e Sergio Castro Moravenik avevano chiesto il licenziamento dei loro assistiti, sottolineando che l’azione penale era prescritta.

A sua volta, il procuratore federale n. 3 ha indicato che era necessario verificare se qualcuno degli imputati ricopriva una carica pubblica presso l’Università al momento dei fatti, cosa che potrebbe sospendere la prescrizione ai sensi dell’articolo 69 del codice penale.

Dopo aver verificato che nessuno degli imputati, ad eccezione di María Franca Codori Bazán, aveva un incarico presso l’UNC, e che la suddetta borsa di studio non costituiva impedimento alla prescrizione, la Procura non ha presentato eccezioni alle richieste di licenziamento .

Si precisa che l’accusa aveva presentato richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di diversi imputati per i reati di usurpazione per spossessamento e turbativa di possesso, in relazione ai fatti accaduti a partire dal 28 agosto 2018, quando un gruppo entrò nel territorio argentino Padiglione dell’UNC, impedendo l’ingresso del personale universitario e alterando il normale funzionamento di varie aree dell’edificio.

Tuttavia, la Corte ha ora stabilito che l’azione penale è prescritta nei confronti di Candela Guzmán Ahumada, Jorge Sebastián Mauro, Julieta Romina Alonso, Xiomara Bordón, Ariadna Bernardeau, Fausto Szmulewicz, Carla Salusso, María Franca Codori Bazán, Santiago Demarco, Lautaro Tochi, María Belén Schaab, Santiago Agustín Sarmiento, María Nazareth Magnotti, Kevin Omar Huarcaya Fernández Baca, Franco Ricardo Bergero, María Constanza Terbonatti e Lucía Raciti, poiché dal 21 maggio 2021 non sono intervenuti atti con validità interruttiva.

La proposta di chiusura dell’azione penale per prescrizione è stata invece respinta per Sabrina Celiz Adduci, Lucía Heber, Anuk Morandini ed Emiliano Ventura Pereira, che avevano firmato accordi per sospendere il processo senza ancora adempiere ai propri impegni.

Secondo l’articolo 76 ter del Codice Penale l’azione è sospesa fino all’effettivo rispetto delle norme comportamentali impegnate.

Infine, la Corte ha disposto l’archiviazione dei predetti imputati, dichiarando estinta l’azione penale per prescrizione in relazione ai reati di usurpazione e turbativa del possesso, in applicazione dell’articolo 336, comma 1, del codice di procedura penale nazionale.

 
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