I combattimenti nel Cauca settentrionale lasciano confinate più di duemila persone

I combattimenti nel Cauca settentrionale lasciano confinate più di duemila persone
I combattimenti nel Cauca settentrionale lasciano confinate più di duemila persone

Popayan, Cauca

Più di duemila persone confinate lasciano gli scontri tra l’Esercito e lo Stato Maggiore Centrale delle FARC in due comuni del Cauca settentrionale. Nel sud del dipartimento si sono registrati anche scontri tra strutture abusive.

L’emergenza umanitaria si vive nei villaggi Il Credo, Maria e Damiano appartenenti ai comuni di Caloto e Toribío.

Anyi Zapata, coordinatore della Rete per la difesa della vita e dei diritti umani, ha sottolineato che “anche gli scontri ha portato all’isolamento degli studenti da un istituto e la cosa più grave è che sia un membro della comunità indigena Il 31enne è stato ferito da un proiettile vagante.

Ha aggiunto che “Gli spari e le esplosioni sono avvenuti in prossimità delle abitazionimettendo in serio pericolo la vita della popolazione civile”.

In Algeria, invece, i residenti hanno segnalato scontri nei quartieri di Las Perlas, Miraflores e Primavera, tra il fronte Carlos Patiño dell’EMC e la Seconda Marquetalia. Le comunità hanno indicato che i combattenti Hanno bruciato una casa dove è rimasto ferito un contadino.

Gli scontri armati hanno causato lo sfollamento di almeno 380 persone che sono arrivati ​​al Colosseo municipale nell’area urbana.

Il difensore civico regionale, Daniele Molano, ha espresso che “questo ha fatto rilanciare gli allarmi per questo tipo di situazioni disastrose a danno della popolazione civile (…) Le persone non escono più di casa per paura.non lasciano il posto di lavoro e sono confinati”.

#Colombia

 
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