Sylvia Sastre: Tempi difficili | La Rioja

Sylvia Sastre: Tempi difficili | La Rioja
Sylvia Sastre: Tempi difficili | La Rioja

A Omaha Beach si è appena celebrato l’ottantesimo anniversario dello storico sbarco in Normandia del 6 giugno 1944, cruciale per l’Occidente e per la sconfitta del nazismo in Europa. Duecento veterani hanno ripetuto “Abbiamo fatto quello che dovevamo fare” con lo slogan “L’abbiamo fatto”. abbiamo fatto per te.” Oggi, ottant’anni dopo, quella lotta fino alla morte per i valori democratici, la libertà e i diritti umani sembra fantascienza in un’epoca storica di tempi difficili in cui, ancora una volta, emotività, intolleranza e divisione vogliono regnare. Chiediamoci cosa resta di quella lotta titanica che costò tante vite.

Se guardiamo agli Stati Uniti, il timore attanaglia ciò che accadrà alle elezioni del 5 novembre tra il veterano candidato Biden e l’ostinato ma controverso avversario Trump, desideroso di detenere ancora una volta il potere che un tempo aveva esercitato in modi controversi. Dodici giudici, all’unanimità, lo hanno ritenuto colpevole il 30 maggio di 34 gravi reati fiscali (lasciando gli altri all’oscuro), tra cui aver tentato di annullare il verdetto delle urne del 2020 che lo proclamava perdente, o aver nascosto informazioni riservate dopo il suo mandato. La sentenza, almeno, è servita ad analizzare, sotto gli occhi di tutti, il comportamento di un uomo che ha fatto del disprezzo per lo Stato di diritto uno stile di vita. Nonostante questa evidente inidoneità a guidare una nazione, Trump manipola il verdetto presentandosi come un martire di un complotto politico. La decisione finale sarà nelle mani degli elettori americani il 5 novembre.

Nel momento in cui scrivo queste lettere, l’Europa che abbiamo costruito e il cui ruolo di governance è stato evidente in situazioni come la recente pandemia, è in gioco con elezioni in cui molti preferiscono non manifestare in mezzo a disinformazione o negligenza, lasciando terreno fertile per coloro che bramano essere alla guida di un’Unione Europea assediata da potenze come Russia, Cina, India, o l’instabilità nel Sahel e nel Medio Oriente, in un mondo in trasformazione. Un’Europa che ha bisogno di unione per essere difesa come crogiolo di pace, di crescita e di progresso di chi ha costruito il Vecchio Continente con civiltà che determinano la nostra cultura, capace di convivere nella libertà, nei diritti umani e nel rispetto, cercando l’equilibrio nonostante le difficoltà. Speriamo che i sondaggi siano stati più realistici di quelli che hanno votato per la Brexit.

#Argentina

 
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