Il progetto ritorna in Legislatura e la controversia si riaccende

Il progetto ritorna in Legislatura e la controversia si riaccende
Il progetto ritorna in Legislatura e la controversia si riaccende

Legge Zero Alcohol sulle rotte di Santa Fe: il progetto ritorna in Legislatura e la polemica si riaccende

La legge di Zero alcol In itinerari della provincia è “impraticabile e inefficiente se l’obiettivo è ridurre il numero dei morti e dei feriti gravi nella circolazione stradale”, ha avvertito l’ex pediatra dell’Azienda provinciale di Sicurezza stradaleOsvalo Aymo, in una lettera che ha distribuito ai legislatori di Santa Fe.

La valutazione è arrivata contemporaneamente a quella della Commissione Sanità della Camera dei Deputati in aula Legislatura Santa Fe ha iniziato ad analizzare il progetto per sanzionare gli automobilisti privati ​​che viaggiano sulle tratte Santa Fe e non possono superare il test dell’etilometro, eliminando il minimo tollerabile di 0,5 grammi per litro di alcol nel sangue attualmente in vigore.

L’iniziativa mira ad aderire alla legge nazionale, emanata poco più di un anno fa, e ad unificare le normative della Nazione, della provincia e di alcuni comuni, come Rosario e Santa Fe, che hanno proprie ordinanze sull’alcol zero per chi guida veicoli per le strade di quelle città.

La proposta è stata presentata dal deputato provinciale Fabián Palo Oliver (blocco Frente Amplio por la Soberanía) con l’obiettivo di sensibilizzare sugli effetti nocivi del consumo di alcol o altre sostanze e della guida di veicoli.

Obiezioni alla legge Zero Alcohol

Tuttavia, il progetto non è esente da controversie. Aymo ha inviato una lettera ai legislatori provinciali affermando che “la regola della tolleranza zero è impraticabile, come ha già dimostrato l’esperienza dell’Europa e dei paesi della regione, come il Cile”. Nel Paese vicino, sostiene, questa iniziativa è stata avviata, la strada è stata ripercorsa e in questo momento la legge accetta il limite massimo di 0,3 grammi di alcol per litro di sangue. “In futuro potremmo aspirare a quella cifra, che mi sembra più prudente”, ha detto.

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Da Santa Fe rilanciano l’adesione alla legge nazionale sull’alcol zero alla guida e propongono di ottenere la patente per guidatori in stato di ebbrezza

Nel documento presentato alla Camera, il medico precisa che “data la prossimità della possibilità di affrontare la Legge Zero Alcool nei campus, mi permetto di riportarvi una serie di informazioni basate su prove, che dimostrano che la legislazione sull’alcol “0,0 g/litro di sangue è poco pratico e inefficiente se l’obiettivo è ridurre il numero di morti e feriti gravi nel traffico.”

Sebbene affermi che “siamo assolutamente convinti che gli automobilisti non dovrebbero consumare alcol quando guidano, cioè condividiamo il concetto di alcol 0”, ma ha avvertito “è una cosa molto diversa aspettarsi che un dispositivo di misurazione garantire 0.0 senza incertezze e anche senza la necessaria ed esplicita menzione nella legge del diritto degli utenti di richiedere una controprova.”

Aymo ha ricordato che gli etilometro, dispositivi per la misurazione dell’alcol nell’aria espirata, sono approvati e calibrati dall’Inti (Istituto Nazionale di Tecnologia Industriale), ma esistono delibere del Segretario del Commercio Interno (numeri 145/2012 e 91/2015) che stabiliscono che le misurazioni hanno un “errore massimo consentito di 0,041 g/l di sangue, pertanto non è consigliabile stabilire come limite legale 0 g per litro di sangue”.

Per questo, riteneva, “uno schema di controllo basato su misurazioni che diano un risultato pari a zero, esente da ogni tolleranza, implica un errore concettuale dal punto di vista metodologico e un’arbitrarietà dal punto di vista giuridico”.

L’esperienza di altri paesi

Per il medico, i paesi che riescono a ridurre la guida in stato di ebbrezza “effettuano ogni anno enormi quantità di test dell’etilometro”. Secondo il rapporto del Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti, nel corso del 2017, la Svezia ha effettuato 130 per mille abitanti, la Finlandia 279 per mille abitanti; Australia, 189 ogni mille abitanti; Spagna, 132 ogni mille abitanti e Francia, 152 ogni mille abitanti.

Un altro dei dati analizzati è il confronto tra i paesi della regione che hanno implementato la legge zero alcol e i tassi di mortalità per incidenti stradali. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Paraguay (con 22,60 vittime ogni 100.000 abitanti), Brasile (15,8/100.000) e Uruguay (13,84/100.000) guidano la statistica dei decessi per incidenti stradali. In tutti esistono leggi che non prevedono tolleranze minime per il consumo di alcol durante la guida.

Spagna, Inghilterra e Svezia, invece, con tassi di vittime a una cifra, hanno una tolleranza rispettivamente di 0,5, 0,8 e 0,2 grammi per litro di alcol nel sangue.

«Chiedete quanti incidenti con vittime ci sono, in conducenti che hanno tra 0,0 e 0,5 g/litro di sangue e vedrete che non ce ne sono. Stiamo penalizzando le persone che non provocano incidenti. Quelli causati dalla guida in stato di ebbrezza, cioè , sopra lo 0,5 e la maggioranza sopra 1 grado, sono già punibili dalla legge”, ha affermato.

Per questo, ha concluso, “con la legge sull’alcol zero, l’Argentina è entrata nel ristretto gruppo di paesi che hanno fallito nella lotta per sradicare l’alcol negli automobilisti e che hanno il peggior tasso di morti e feriti gravi nel traffico”.

 
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