Data la gravità della situazione, l’Esercito Nazionale ha risposto rapidamente. Dal suo account ufficiale sul social network “Le nostre truppe iniziano manovre offensive per sostenere i nostri fratelli Poliziotti a Cajibío. Il dispiegamento operativo è rafforzato con il supporto aereo per salvaguardare l’integrità di tutti“, ha indicato l’istituzione.
L’attacco, però, non è un episodio isolato. Proprio un giorno prima, il comune di Cajibío aveva già subito un altro violento attacco. Nelle prime ore del 12 giugno, un attacco simile è stato perpetrato contro la stessa stazione di Polizia, provocando gravi danni e seminando il terrore tra gli abitanti. Questi eventi consecutivi hanno lasciato la comunità in uno stato di costante allarme e disperazione.
Le reazioni a questi attacchi sono state di condanna e preoccupazione. Il presidente di Cauca ha espresso la sua indignazione, definendo gli scontri una “guerra assurda” che porta solo desolazione e disordini. “Offriamo tutto il nostro sostegno alla Polizia Nazionale. Cauca continua nel mezzo di una guerra assurda, che nessuno sta vincendo, ci lascia solo desolazione e disordini,“ha detto, sollecitando una soluzione che trascenda la violenza.
Nel frattempo, la popolazione di Cajibío e dei suoi dintorni rimane in massima allerta, sperando che le misure di sicurezza e le azioni dell’Esercito possano riportare pace e stabilità. L’intervento delle Forze Speciali e il continuo monitoraggio aereo e terrestre saranno cruciali nei prossimi giorni per contenere la minaccia e proteggere i civili in una regione storicamente colpita dal conflitto armato in Colombia.
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