Violento attacco del dissidente di “Iván Mordisco” a Cauca

Violento attacco del dissidente di “Iván Mordisco” a Cauca
Violento attacco del dissidente di “Iván Mordisco” a Cauca

Nelle ultime ore i dissidenti di ‘Iván Mordisco’ hanno attaccato la forza pubblica nel dipartimento di Cauca.

Uno degli attacchi è avvenuto contro la stazione di polizia situata nel quartiere Carmelo, nel dipartimento di Cauca.

Anche se non esiste ancora un bilancio ufficiale delle vittime, finora non si sono registrati feriti né tra la popolazione civile né tra il personale di polizia presente sul posto.

Le autorità hanno riferito che l’attacco è durato circa due ore, durante le quali sono stati registrati colpi di fucile e lancio di ordigni esplosivi improvvisati. Fortunatamente nessuno di questi ordigni è riuscito a colpire la stazione di polizia.

In dialogo con Mañanas Blu, il colonnello Giovanni Torres, comandante della Polizia di Cauca, ha sottolineato che la colonna Jaime Martínez dei dissidenti “Iván Mordisco” è responsabile di queste molestie.

Questa struttura ha dislocato diverse commissioni nell’area del dipartimento, essendo responsabile di varie azioni offensive contro la comunità. L’attacco è stato respinto dalle unità di polizia presenti nella stazione, che sono riuscite a riprendere il controllo della cittadina.

Per quanto riguarda gli ordigni esplosivi sequestrati a Caloto, le autorità hanno indicato che erano destinati a compiere attacchi contro unità della forza pubblica presenti nella zona. Le prime informazioni indicano che i dissidenti di “Iván Mordisco” avevano intenzione di attivare questi ordigni nei corridoi Copito Miranda e Galo Santander.

Offensiva dei dissidenti

Questa settimana l’EMC, attualmente diviso in due gruppi precedentemente comandati da “Iván Mordisco”, ha intensificato il numero di attacchi a Cauca, iniziati giovedì con quattro attacchi coordinati che hanno provocato il ferimento di un civile e di due ufficiali in uniforme.

I due attacchi più gravi sono avvenuti a Jamundí, un comune vicino a Cali: il primo è stato una motobomba esplosa nel centro della città, che ha ferito un civile e due agenti di polizia, e l’altro è stata una aggressione contro una stazione di polizia in uno dei due paesi. zona rurale conosciuta come Potrerito.

Il terzo è stato un altro attacco contro una stazione di polizia a Cajibío, nel dipartimento di Cauca, che è stato respinto dall’esercito e non ha provocato morti né feriti; La quarta è stata un’azione con droni a El Plateado, nel Cauca, che ha provocato il ferimento di tre soldati.

Il presidente Gustavo Petro ha indicato negli altri suoi posti”.

Il Governo ha sospeso il cessate il fuoco in tre dipartimenti dopo le violenze contro gli indigeni e la forza pubblica con il gruppo più belligerante dell’EMC, comandato da “Iván Mordisco” e che non è più al tavolo del dialogo.

Il ministro della Difesa, Ivan Velásquez, ha insistito mercoledì che “il cessate il fuoco nel sud-ovest resterà sospeso” e ha annunciato una ricompensa fino a 100 milioni di pesos per informazioni utili a catturare i responsabili degli attacchi di mercoledì.

Ascolta qui l’intervista:

 
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