Rivelano precedenti conversazioni di terroristi in una motobomba esplosa a Jamundí, Valle del Cauca

Rivelano precedenti conversazioni di terroristi in una motobomba esplosa a Jamundí, Valle del Cauca
Rivelano precedenti conversazioni di terroristi in una motobomba esplosa a Jamundí, Valle del Cauca

Un attentato con una motobomba ha disturbato la tranquillità del centro di Jamundí, Valle del Cauca, provocando almeno sei feriti, uno dei quali gravemente.

Un giovane di età compresa tra i 22 ei 25 anni è stato arrestato dalle autorità perché sospettato di essere coinvolto in questo incidente.

Secondo i rapporti dell’intelligence militare, sono stati intercettati diversi messaggi WhatsApp che conterrebbero istruzioni relative all’esecuzione dell’attacco.

Questi messaggi, ancora soggetti a verifica, rivelano una conversazione iniziata alle 7:07 con un saluto informale, poco prima che l’esplosivo venisse fatto esplodere.

Dalla conversazione emerge una certa incertezza da parte della persona presente sulla scena circa le azioni da seguire, alla quale da un altro punto di vista si consiglia di attendere e consumare nel frattempo una bibita.

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Gli scambi suggeriscono anche che l’obiettivo dell’attacco era colpire le forze di sicurezza, con messaggi criptici sulla presenza o assenza di polizia o militari.

L’individuo detenuto è stato ritrovato dalla comunità, che ha allertato la polizia per il suo comportamento sospetto nei pressi del luogo dell’aggressione. Questo giovane è stato trovato in possesso del telefono da cui venivano inviati i suddetti messaggi.

Il generale Jorge Urquijo, comandante della Polizia della Regione 4, ha precisato che l’arresto del sospettato è stato possibile grazie alla collaborazione della comunità e che attualmente si stanno effettuando delle verifiche per determinare il suo possibile collegamento con l’attentato.

Tra i feriti nell’esplosione figurano un cittadino venezuelano di 57 anni, che da tempo si occupava di moto e auto sul luogo dell’incidente, nonché un tenente e un agente di pattuglia che transitavano con un’unità mobile.

Il sindaco di Jamundí, Paola Andrea Castillo, ha espresso la sua preoccupazione per la sicurezza nel comune e ha chiesto più volte l’intervento del Governo.

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