Felton 1 entra nell’impianto elettrico e i blackout diminuiscono, ma non finiscono

Felton 1 entra nell’impianto elettrico e i blackout diminuiscono, ma non finiscono
Felton 1 entra nell’impianto elettrico e i blackout diminuiscono, ma non finiscono

L’unità 1 della centrale termoelettrica di Felton, a Holguín, è entrata in funzione questo sabato, dopo aver risolto un guasto alla caldaia, e i blackout sull’isola sono diminuiti.

Felton 1 si era rotto tre giorni fa, e appena due settimane dopo un precedente ingresso dopo quasi un mese di manutenzione “controllata”.

Il suo ritorno è un’ottima notizia per il depresso sistema elettrico cubano, per il quale i 210 MW che quell’impianto ha generato questa mattina sono un indiscutibile sollievo. Anche se non abbastanza.

Anche se questa mattina non si sono verificati blackout dovuti al deficit di generazione e, fino a mezzogiorno, l’offerta è stata superiore alla domanda energetica del Paese, gli effetti si ripresenteranno durante la notte.

È questa la previsione ufficiale dell’Unione Elettrica di Cuba (UNE), secondo la quale l’impatto massimo nell’ora di punta di questa domenica sarà di 326 MW, una cifra significativamente inferiore a quella segnalata nei giorni scorsi.

Ma perché ciò avvenga è necessario che entrino in funzione le unità 5 delle centrali termoelettriche Mariel di Artemisa e Rente di Santiago di Cuba, che questa mattina erano ancora fuori servizio rispettivamente per guasto e per manutenzione.

Entrambi gli impianti fornirebbero 135 MW, ai quali si aggiungeranno altri 34 MW a causa del previsto ingresso di due motori dal lago Mariel.

Inoltre, dovranno cominciare a generare un gruppo di motori di generazione distribuita “che sono in attesa di manutenzione e il loro utilizzo è autorizzato per 115 MW”, precisa l’UNE.

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Meno deficit di carburante

Altro aspetto meno sfavorevole di questa domenica è il deficit di carburante.

Secondo l’UNE, 24 impianti di generazione distribuita sono fuori servizio per questo motivo, un dato anch’esso inferiore a quello delle ultime settimane.

Grazie a questo, secondo le previsioni ufficiali, solo 98 MW saranno interessati da questo concetto.

Da parte sua, i limiti sulla produzione termica sono pari a 339 WW.

Cuba soffre da diversi anni di una crisi cronica della produzione di elettricità, causata dall’età degli impianti di generazione e dalla difficile situazione economica, che colpisce gli investimenti e la manutenzione necessaria, nonché l’importazione di carburante.

In questo contesto, l’UNE assicura che sta lavorando affinché i blackout non siano prolungati e sta realizzando un programma di manutenzione degli storici impianti termoelettrici cubani con l’obiettivo di arrivare a luglio e agosto “in condizioni migliori”.

Come spiegato a Nonna recentemente Julio González Céspedes, direttore della Manutenzione di tale ente, in quei mesi estivi, le centrali termoelettriche cubane devono apportare al sistema una media di 1.200 MW, una cifra superiore di 100 MW a quella raggiunta alla stessa data dell’anno scorso, ma molto inferiore a quella raggiunta i MW di potenza installata del 1993.

 
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