Cosa è e cosa non è il cooperativismo


Cooperativa e mutualistica illecita ripetutamente verificati, o altri soggetti a lente indagini giudiziarie per molteplici e diversificate truffe o frodi (sovrafatturazioni, mancanza di qualità ed efficienza; tagli improvvisi e non programmati dei servizi essenziali, danni alle morbilità elettrodipendenti, danneggiamento di manufatti e merci; ma ora sorprendentemente anche abusi sessuali perpetrati non solo da altissimi amministratori e dirigenti come avvenuto nelle cooperative Brinkmann, Villa Dolores, ecc.).

Anche procrastinazioni e irregolarità da parte delle autorità di controllo; quali l’illegale commissione dei fiduciari, dell’Inaes, degli organi provinciali competenti, dell’Ersep, ecc.; sono stati la genesi del fondo di titolazione di questa colonna.

Considerato uno stato o una situazione così senza precedenti, un prolungato silenzio scandaloso senza condanna pubblica, fortemente specifica, è già fragoroso? ed esplicito da parte delle massime autorità del movimento cooperativo e mutualistico, quanto la stampa indipendente?, e non solo a livello provinciale, ma anche comunale e nazionale.

Meritano un paragrafo speciale eventuali collusioni comunicative, attraverso lo scambio di spazi istituzionali molto costosi e irregolari. In tal caso, tutta una prodigalità di usurpazioni autoritarie, in quanto non richiede previsione legislativa o regolamentare nonché la non valida autorizzazione assembleare, espressa ed essenziale della maggioranza dei soci della cooperativa o della mutua, a seconda dei casi in questione ogni caso; Tutto ciò, peraltro, fatte salve altre corresponsabilità attivabili.

Allo stesso modo, evidenzia il mancanza di solidarietà e sostegno da parte di detto movimento e delle autorità pubbliche e private nei confronti delle vittime di questi crimini ricorrenti; la presunta scarsa collaborazione da parte loro per non aver denunciato irregolarità simili, connesse o complementari alle autorità di polizia, amministrative e/o giudiziarie. Rivelerebbero oscurità, anarchie, chiaroscuri o complicità per omissioni e soprusi, tra disfunzioni tanto inaccettabili quanto assolutamente in contrasto e contrarie ai valori e ai principi di un genuino e indubitabile cooperativismo legale e autentico (piuttosto che legittimo). ; quantimenos, secondo lo spirito e la magna lettera di pertinente stirpe e supremazia: vg., artt. 35, 36 e concordanti della Costituzione della Provincia di Córdoba.

Spiega e giustifica ampiamente quanto sopra, citazione alcuni casi specifici -tra i più eclatanti-, come quello delle vittime delle mutue di Cordoba Cayfa, Altos de Chipión, ecc.; ma clamorosamente alla giovane donna Antonella Ricci, maltrattata secondo una sentenza del tribunale dall’allora presidente di una forte cooperativa di traslasierra a Villa Dolores (fatta salva un’altra gravissima indagine giudiziaria in corso nella città di Villa María che colpisce lo stesso gabinetto provinciale); lasciando salvaguardata con le opportune tutele la normativa vigente in materia di etica pubblica.

Quindi, per un cooperativismo sì, dobbiamo propugnare una civiltà dei soggetti etici in cui la reciprocità dei doveri e delle responsabilità creerebbe un quadro cooperativo da cui emanerebbe quasi spontaneamente la piena validità dei nostri diritti associativi.

Finalmente Potrebbe farci male ammettere che viviamo tra finzioni e realtà. Tra i primi figurano l’idea di Nazione, di Stato di diritto, di etica pubblica, di sovranità popolare, di diritto come espressione della volontà generale; e, tra le realtà, l’idea della legge come espressione della volontà ultima e autocratica dei governanti al potere che rispondono meschinamente a diverse combinazioni di interessi spuri; precisamente non all’interesse o al benessere generale.

* Esperto in cooperative, certificato da Coneau.

 
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