La Polizia Nazionale invierà attrezzature anti-drone a Cauca per combattere gli attacchi dei dissidenti delle FARC

La Polizia Nazionale invierà attrezzature anti-drone a Cauca per combattere gli attacchi dei dissidenti delle FARC
La Polizia Nazionale invierà attrezzature anti-drone a Cauca per combattere gli attacchi dei dissidenti delle FARC

IMMAGINE DI RIFERIMENTO: Attacco di droni | Credito: immagine di archivio privato

Considerando la recente escalation di attacchi da parte dei dissidenti delle FARC, che hanno iniziato a utilizzare droni carichi di esplosivi, il direttore della Polizia Nazionale, generale William René Salamanca, ha annunciato lo spiegamento di una squadra specializzata “anti-droni” nel dipartimento di Cauca. una delle regioni più colpite da questi attacchi, secondo le informazioni ottenute dalla stazione WRadio.

Secondo il generale Salamanca, “Si tratta di attrezzature per monitorare la presenza di droni nello spazio del dipartimento del Cauca, e l’intelligence è lì per contribuire a questo compito ordinato dal ministro. Alcuni mesi fa abbiamo acquistato alcune attrezzature per Bogotà e altre regioni del Paese che abbiamo trasferito.”

IMMAGINE DI RIFERIMENTO: Generale William René Salamanca, direttore della Polizia Nazionale | REUTERS/Luisa Gonzalez

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Il comandante delle Forze Militari, generale Helder Giraldo, ha confermato anche che si stanno adottando ulteriori misure per controllare la situazione nei dipartimenti come Putumayo, Caquetá, Huila e Cauca.

In queste aree le Forze Militari stanno avanzando nell’acquisizione di sistemi contro i velivoli senza pilota per contrastare gli attacchi. Giraldo ha spiegato che si stanno stanziando risorse per individuare, identificare e distruggere questi droni armati.

L’intelligence militare ha rivelato che i dissidenti delle FARC utilizzano droni a basso costo, capaci di volare per distanze comprese tra 10 e 15 chilometri e trasportare carichi tra 3 e 4 chili, consentendo loro di lanciare diversi esplosivi.

Quest’anno sono stati registrati 19 attacchi di droni nei dipartimenti di Cauca, Valle del Cauca, Putumayo e Caquetá, secondo rapporti conosciuti WRadio.

Il generale Helder Giraldo, comandante delle Forze Militari, ha spiegato che questi droni a basso costo sono in grado di volare su distanze fino a 15 chilometri e di trasportare carichi tra 3 e 4 chili, sufficienti per trasportare 2 o 3 ordigni esplosivi. “Questi attacchi non sono contro la forza pubblica, ma anche contro la società civile, Hanno lanciato indiscriminatamente due granate dai droni e sono cadute nelle case, ferendo la popolazione (…) questo non può essere dimenticato, è una flagrante violazione del diritto internazionale umanitario”, ha sottolineato il generale Giraldo.

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Per rispondere a questa nuova tattica dei dissidenti, Le Forze Militari stanno avanzando nell’acquisizione di sistemi di difesa contro i velivoli senza pilota, detti anche anti-droni. L’obiettivo è rilevare, identificare e distruggere queste minacce aeree prima che possano causare ulteriori danni.

Il generale Giraldo ha spiegato che “disponiamo di risorse per poter affrontare questo tipo di droni armati”.

Questi sforzi sono integrati dalla cooperazione tra varie organizzazioni di sicurezza e difesa, che cercano non solo di mitigare la minaccia immediata, ma anche di sviluppare strategie a lungo termine per garantire la sicurezza sia delle forze armate che della popolazione civile colpita da questi attacchi indiscriminati.

Un rapporto dell’intelligence ottenuto da Settimana ha rivelato dettagli inquietanti sull’evoluzione della tattica dei dissidenti delle FARC. Nel maggio 2023, Ivan Mordisco, leader della fazione, ha convocato un incontro “segreto” a Cartagena del Chairá (Caquetá) insieme ad altri leader per delineare un piano che includesse l’uso di droni nelle loro operazioni terroristiche.

Alias ​​​​Iván Mordisco | Credit Europa Stampa/Contatti/Sebastian Marmolejo

Nel corso dell’incontro ‘Mordisco’ ha presentato due tecnici specializzati in droni ed esplosivi. Questi esperti hanno formato quindici membri dell’organizzazione sull’uso dei droni come armi letali, compresa la gestione di base e l’adattamento dei droni per caricare e rilasciare esplosivi. Le parti necessarie, come ganci metallici e sistemi di sgancio, sono realizzate con stampanti 3D, il che ha reso più semplice la produzione e la personalizzazione di questi dispositivi per scopi bellici.

L’uso dei droni non si limita agli attacchi diretti. I dissidenti li usano anche per la sorveglianza e la raccolta di informazioni sui movimenti delle forze pubbliche.

L’uso di questa tecnologia non è esclusivo della fazione Morso. Secondo il rapporto, nelle recenti operazioni a Caquetá sono stati sequestrati droni utilizzati dalla Seconda Marquetalia per estorsioni. Oltre all’uso dei droni, i dissidenti hanno fatto ricorso a tattiche violente come l’installazione di mine e ordigni esplosivi improvvisati, trasformando le aree rurali in letali campi minati.

 
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