Tatiana Bambina.
Secondo Dane, durante i primi quattro mesi del 2024, in Colombia sono nati 145.416 bambini, una cifra che rappresenta il 14,6% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e la più bassa in un decennio.
Nel rapporto ‘Vital Statistics 2024’, che conta le nascite e le morti tra gennaio e aprile di ogni anno, DANE ha segnalato un cambiamento demografico: la percentuale di nascite da madri venezuelane è diminuita notevolmente, passando dall’8,5% nel 2020 al 4,5% nel 2024, a causa dei cambiamenti migratori di questa popolazione, che mostra cambiamenti nei modelli migratori.
Secondo la presidenza e sulla base delle statistiche danesi, le nascite da madri provenienti da altri paesi sono diminuite dall’1,1% nei primi quattro mesi del 2020 allo 0,5% nello stesso periodo del 2024, mentre le nascite da madri residenti in Colombia sono aumentate, passando dall’88,8 % quattro anni fa al 94,5% di oggi.
Nelle comunità indigene e afrodiscendenti, il 56,1% dei neonati è riconosciuto come indigeno. Le nascite di giovani, adolescenti e ragazze sotto i 19 anni sono diminuite del -2,5% tra il 2015 e il 2024.
Nell’ultimo decennio, per ogni 100 nati vivi, riconosciuti dai genitori come appartenenti all’etnia Wayúu, l’85,4% è nato con un peso compreso tra 2.500 e 3.999 grammi. Nel 2023, la percentuale di bambini nati con peso basso o inferiore a 2.500 grammi era pari al 12,6%.
E nei decessi?
Il rapporto danese indica che nei primi quattro mesi di quest’anno i decessi sono stati: 54,3% di uomini e 45,7% di donne. Le cardiopatie ischemiche sono state la prima causa di mortalità con il 16,8%, seguite dalle malattie cerebrovascolari (6,3%) e dalle malattie respiratorie croniche (5,6%).