Margen Danza arriva in cinque città della Rioja

Questo mercoledì si apre a Logroño la settima edizione di Danza Margen, un festival aperto sia alla danza contemporanea che alle arti performative e dal vivo, e che in questa occasione riunisce più di 20 artisti europei e latinoamericani. La sua programmazione si potrà apprezzare il 26 presso il Centro Culturale Rioja di Logroño, e a Enciso, El Villar, Poyales e Navalsaz dal 28 al 30 giugno.

La giornata di mercoledì al CCR (l’unico con ingresso, 5 euro) si apre a mezzogiorno con il ballo ‘De la tierra que venimos’ della riojana Karelis Zambrano e si chiude con ‘Reface’ del collettivo francese Les Idoles, un universo ispirato a cinema e fotografia con identità in continua trasformazione. Inoltre, nel corso della giornata si svolgeranno le installazioni ‘Immersive Catharsis’ dei cileni Pseudónimo Cía. e ‘Toast’ dell’artista Alfredo Miralles, in cui liquidi, metalli e il corpo umano trasformeranno la degustazione in uno strumento sonoro. Collaborano a questo progetto interattivo anche l’artista argentino Pedro Fraguela e la poetessa, cantautrice e artista visiva Clara Carusa.

Questi ed altri spettacoli si svolgeranno durante il fine settimana a Enciso, El Villar, Poyales e Navalsaz. Così, in ‘Arquitecturas de la memoria’ Alfredo Miralles proporrà di passeggiare per le strade di El Villar insieme alle voci dei suoi abitanti; Babirusa danzerà al suono del duduk armeno e le artiste Sofía Moreno e Marisa Mantxoa esporranno le loro creazioni personali. Il festival si chiude con le coreografie ‘Campo Abierto’ della Riojana María Ganzaráin e ‘1999’ dei ballerini italiani Manuela Colacicco e Giacomo Graziosi, e con un incontro collettivo dal titolo ‘Movimenti in crescita’.

Il festival Margen Danza, creato e diretto dal ballerino e coreografo di Logroño Samuel Retortillo, ha come obiettivi principali l’implementazione di nuovi modelli socio-culturali, la creazione di un settore di danza professionale a La Rioja, l’esposizione di artisti nazionali e internazionali, l’incontro tra arte e natura, e l’indagine e la visibilità di nuove narrazioni coreografiche, nuovi folclori e arti ibride.