L’allerta continua nel nord del Cauca. Due membri della comunità indigena sono stati rapiti e uno di loro è stato trovato morto.
Uno degli eventi è avvenuto nel comune di Miranda, nel villaggio di Campo Alegre, nella riserva indigena di La Cilia e La Calera, questo lunedì 24 giugno.
Lì, il membro della comunità identificato come Florentino Mesa Noscú viaggiava in motocicletta con la moglie e il figlio, che è era minorenne, quando uomini armati lo hanno intercettato nel bel mezzo di un posto di blocco illegale. Lo hanno costretto a salire su un furgone e lo hanno portato verso una destinazione sconosciuta.
Il suo corpo senza vita con diversi colpi di arma da fuoco alla testa, secondo i testimoni, è stato ritrovato al confine con il comune di Corinto.
La guardia indigena ha provveduto alla rimozione della salma, che è stata successivamente trasferita nelle strutture dell’obitorio.
A Toribío, invece, nel villaggio El Tierrero, Il membro della comunità Éyber Danilo Poto, 37 anni, alle 8.30 del mattino di sabato scorso, 22 giugno, è stato costretto a salire su un camion, senza targa, e portato in direzione del quartiere di El Palo, hanno riferito testimoni.
“Chiediamo che il gruppo armato illegale che detiene Eyber Danilo Poto Pazu rispetti la sua vita e che venga restituito immediatamente alla sua famiglia, poiché nulla giustifica la morte”, ha affermato l’autorità ancestrale dei Neehnwex del territorio indigeno di San Francisco.
Entrambi gli eventi sono attribuiti alla colonna “Dagoberto Ramos” dello Stato Maggiore Centrale delle FARC.
MICHEL ROMOLEROUX
Speciale per EL TIEMPO
Popayan
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