Questo era il giovane ucciso a Los Campanos: veniva da San Andrés un mese fa

“Dio perdona i tuoi peccati, ‘Juanki’. Perché sei venuto da San Andrés? Oggi ti dico addio. ‘Juanki’ vola alto. Che Dio ti abbia nel suo Santo Regno”.

Con messaggi del genere hanno cominciato a dire l’ultimo addio sui social network, soprattutto su Facebook, a Juan Camilo De Ávila Caraballo, il giovane di 20 anni che i sicari hanno ucciso lunedì notte (24 giugno) a San José de Los Quartiere Campanos.

‘Juanki’, come lo chiamavano fin da bambino, è venuto da San Andrés Islas meno di un mese fa per far visita ai suoi genitori a Cartagena.

Familiari e amici hanno confermato questo martedì mattina, davanti all’obitorio di medicina legale, che proprio “Juanki”, come lo chiamavano fin da bambino, è venuto da San Andrés Islas meno di un mese fa per visitare i suoi genitori e stare con loro per un qualche giorno nel quartiere di La Victoria. Posso suggerire: la polizia ha catturato un uomo che ha pugnalato a morte suo cognato a El Pozón

Lunedì, dice un caro amico, Juan Camilo ha assistito con i suoi amici e la sua famiglia alla partita di calcio tra la nazionale colombiana e quella paraguaiana. Poco dopo cominciò a cucinare delle fettine con la salsiccia.

È quello che stava facendo “Juanki” quando ha ricevuto una chiamata sul cellulare ed è partito per San José de Los Campanos. Dicono che una moto lo ha prelevato all’angolo della sua casa a La Victoria e circa 20 minuti dopo lo hanno ucciso.

Erano le 9:40 di notte. Proprio mentre raggiungeva la strada principale di quel quartiere, nel settore Rafael, sono comparsi due sicari in motocicletta e uno di loro, l’uomo della griglia, gli ha sparato alla schiena a bruciapelo e senza dire una parola.

“Juanki” è stato colpito al petto e un altro al braccio. Con la stessa moto arrivata sul posto lo hanno portato alla Clinica Madre Bernarda, ma gli sforzi sono stati vani. È morto prima di essere ricoverato in chirurgia. Potrebbe interessarti: Nativo di Barú morto in un forte incidente motociclistico: Wilmar Hernández aveva 48 anni

Per quanto riguarda questo sanguinoso incidente, la Polizia Metropolitana ha riferito che sta indagando sulle motivazioni. “È avvenuto l’omicidio di Juan De Ávila Caraballo, 20 anni, che ha riportato diverse ferite da arma da fuoco, ed è stato trasferito in un centro sanitario, dove è morto”, si legge nel rapporto.

Finora nel mese di giugno sono avvenuti già 19 omicidi, di cui quindici sotto la modalità dei sicari.

Questo attacco è il secondo che con caratteristiche simili si verifica nel corso di 48 ore. Sabato notte (22) alcuni sicari hanno ucciso allo stesso modo Diana Díaz Salas, 34 anni, nel quartiere di Loma Fresca, settore Petare, alle pendici di La Popa.

La donna, 34 anni e madre di due figli, era originaria del comune di Moñitos (Córdoba). L’omicidio è avvenuto esattamente alle 9:30 di notte, mentre Diana stava acquistando olio da cucina in un negozio vicino a casa sua.

Con questi due sanguinosi incidenti, secondo i dati raccolti con le salme giunte all’obitorio di medicina legale, sono 19 gli omicidi avvenuti finora nel mese di giugno, quindici dei quali con la modalità dei sicari.

 
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