Rinviato il faccia a faccia tra Cile Vamos e repubblicani per cercare di risolvere la trattativa comunale

Mercoledì era previsto un incontro tra Cile Andiamo (UDI, RN e Evópoli) e il Partito repubblicano, nel quadro delle trattative per i candidati alle elezioni comunali e governative di ottobre. Al termine di questa edizione, però, tale appuntamento è stato rinviato. Ciò che hanno commentato nel blocco di centrodestra è che il piano è quello di riuscire prima a sciogliere – da qui a mercoledì – i nodi che esistono all’interno dell’UDI, RN ed Evópoli, per poi negoziare con il Partito repubblicano in modo più specifica gli spazi in cui c’è conflitto.

L’obiettivo, quindi, è chiudere i negoziati il ​​prima possibile per evitare che si veda che il partito al governo è più organizzato.

Ad oggi, i principali nodi tra il Cile Vamos e i repubblicani si trovano in zone dove le due forze vogliono reclutare candidati, come ad esempio Valparaíso, Viña del Mar, Concepción e Recoleta, tra le altre. A ciò si aggiunge la pressione del negozio di alimentari. José Antonio Kast per aver spinto i candidati dove il Cile Vamos ha già le carte. È quello che hanno fatto, ad esempio, questo lunedì con l’annuncio del candidato sindaco di Arica, mentre si prevede che questo giovedì ci saranno annunci ad Atacama e Coquimbo, nel quadro di una visita a Kast.

Il tempo stringe, dicono a destra, in vista del termine ultimo per la registrazione dei candidati, che scade il 27 luglio. E oltre a tutto questo, l’atmosfera è diventata tesa per una serie di dichiarazioni incrociate avvenute durante la giornata. Così, a mezzogiorno, il segretario generale dei repubblicani, Ruth Hurtado, ha sostenuto che “noi repubblicani insistiamo da mesi sulla necessità di coordinarci e poter competere alle elezioni a sindaco con un unico candidato dell’opposizione. Abbiamo candidati molto competitivi in ​​tutto il Paese, ma abbiamo deciso di farlo solo in circa 60 comuni su un totale di 345. Speriamo di conoscere presto i candidati e le aspettative degli altri partiti di opposizione”.

José Antonio Kast, del Partito Repubblicano. Javier Salvo/Aton Cile

Mentre il timoniere di RN, il senatore Rodrigo Galileaha indicato che la coalizione è aperta a concedere spazi e che “non abbiamo visto che i repubblicani abbiano la stessa disponibilità, e approfitto per invitarli a fare qualcosa pensando al Cile”.

Nel frattempo, il timoniere dell’UDI, Javier Macaya Ha sottolineato in Meganoticias che “siamo disposti ad appoggiare i candidati del Partito repubblicano nella misura in cui segnano un sondaggio in un meccanismo oggettivo e possiamo misurarlo, appoggiano i loro candidati e che essi appoggiano i nostri quando vedono reciprocamente queste condizioni “.

In Cile Vamos, nei giorni scorsi hanno deciso di inasprire i toni. In questo modo, una volta seduti al vertice con i repubblicani, sosterranno che l’unico modo per definire un unico candidato è attraverso i sondaggi, e che, se non accedono ai sondaggi come meccanismo, bisognerà inevitabilmente una disputa elettorale nel settore.

I repubblicani, invece, esprimono la loro diffidenza verso il Cile Vamos, sottolineando di aver annunciato i 60 candidati con cui sperano di competere, ma che nella coalizione di destra hanno mantenuto riservati i nomi. Infatti, lo scorso aprile, il blocco ha annunciato un pre-accordo per 200 comuni definiti, ma finora non è stato reso noto.

A questa tensione si aggiungono le intenzioni dei repubblicani di voler presentare candidati alla carica di governatore in tutte le regioni del Paese.

In RN sono ancora sconvolti dalla decisione del consiglio Galilea di scendere a Luis Pardo come candidato a governatore della Regione di Valparaíso, al fine di sostenere Maria Josè Hoffmann (UDI). La decisione è stata complicata per RN. Secondo alcune fonti, lunedì – durante le trattative – ci sarebbero stati scontri nella sede dell’UDI tra i leader.

Poi, RN ha tenuto la sua commissione politica, momento in cui Galilea ha dovuto dare spiegazioni. Lì alcuni dei presenti hanno chiesto di lasciare i cellulari nello spazio assegnato a causa delle accuse secondo cui c’erano membri che facevano trapelare il contenuto dell’incontro. Nella stessa riunione, il vicepresidente Ruggero Cozzi ha presentato le sue dimissioni dal consiglio, attraverso un foglio lasciato a Galilea – che non ha accettato le sue dimissioni.

L’ex vicepresidente RN Ruggero Cozzi. FOTO: MARIO TELLEZ / LA TERCERA

La tensione è continuata questo martedì con dichiarazioni critiche nei confronti del consiglio. Ad esempio, il candidato cileno Vamos a sindaco di Viña del Mar, Ivan Podidoinsieme ad altri leader del settore, ha pubblicato un comunicato in cui affronta il “disagio” che ha causato loro l’esclusione di Pardo dalla competizione.

Si attendono inoltre altri segnali di sostegno a Pardo e critiche al consiglio, come una lettera di sostegno da parte dei consiglieri regionali. Alcuni in RN vogliono chiedere libertà d’azione per non sostenere Hoffmann e vogliono che si tengano consigli distrettuali per criticare il tavolo guidato da Galilea.

 
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