FURTO DI OLIVE A CÓRDOBA

FURTO DI OLIVE A CÓRDOBA
FURTO DI OLIVE A CÓRDOBA

Arrestato per aver acquistato olive rubate dopo un’indagine avviata a CórdobaCORDOVA

Un’indagine su diversi furto di olive a Córdoba ha portato la Guardia Civile in un frantoio nella località di Pinos Puente, a Granada, dove è stata detenuto una persona come presunto autore di un reato di falsificazione e ricettazione documentale. Inoltre, Benemérita ha indagato su altri dieci per numerosi furti di olive e documenti falsificati.

Secondo la Guardia Civil, le indagini sono iniziate nel mese di gennaio, dove uno dei Squadre della ROCA del Comando di Cordova. Nel corso dei numerosi controlli su persone e mezzi, gli agenti hanno accertato diversi casi relativi a furti di olive nei quali hanno accertato che alcuni degli indagati trasportavano DAT (Documenti di Accompagnamento Trasporto) dove era già completata l’origine della spedizione, trattandosi di un fattoria nel comune di Siviglia. Nello stesso documento è stato compilato anche il destinatario, un frantoio nella città di Pinos Puente, a Granada, così come il resto dei campi dello stesso documento, lasciando da compilare solo la data e i dati del trasportatore-ricercatore fuori.

Detto questo, è stata avviata l’operazione Al-Yussana per indagare sul perché di tutto ciò sospettoso portavano a DAT identico, con l’origine dell’olivo in una fattoria in una cittadina di Siviglia e la destinazione un frantoio nella località granadina di Pinos Puente, con il quale intendevano dare legalità al frutto che trasportavano.

Con la collaborazione del Consiglio

Immediatamente, il team ROCA ha chiesto la collaborazione del Servizio Agricoltura, Zootecnia, Industria e Qualità della Delegazione Territoriale a Córdoba del Ministero dell’Agricoltura, della Pesca, dell’Acqua e dello Sviluppo Rurale, per realizzare ispezioni giunto nel frantoio per l’oliopunto di raccolta degli ulivi.

Dopo i relativi controlli e verifiche in sede punto acquisto oliveevidenziava il volume delle olive ed il prezzo al quale venivano pagate le olive “provenienti” da detta azienda.

Il 14 maggio 2024, lo sfruttamento del Operazione Al-Yussanacon l’arresto della titolare dell’acquisto di olive, ritenendola presunta responsabile del delitto continuativo di ricettazione, usufruendo della locazione di un immobile, avendo ricevuto oltre 233.503 kg di olive, per un valore di 229.946 euro, oltre ad un presunto reato continuato di falsificazione documentale, rilasciando le DAT parzialmente compilate, sapendo che l’olivo non proveniva dalla proprietà agricola richiamata nelle DAT.

Nel corso delle indagini è stato confermato come diverse persone, nel corso della campagna olivicola in corso, avessero consegnato grandi quantità di olive sul luogo indagato dagli agenti, olive provenienti presumibilmente dalla stessa azienda agricola di Siviglia, dove è stato possibile per verificare che non fossero rimaste olive alle date apparse nel DAT, si è proceduto a farlo indagare su un totale di 10 persone in più per presunti reati di falsificazione di documenti e furtopoiché non potevano giustificare l’origine legale delle olive.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

-

PREV Che tempo farà questo mercoledì 12 giugno 2024?
NEXT Salinas Grandes, un deserto di sale che promette i migliori tramonti di Córdoba