L’esercito ha localizzato e distrutto un ordigno esplosivo a Cauca

L’esercito ha localizzato e distrutto un ordigno esplosivo a Cauca
L’esercito ha localizzato e distrutto un ordigno esplosivo a Cauca

Continuano le tensioni nel Cauca a causa dei problemi di sicurezza che emergono in questo dipartimento.
Da un lato, i soldati dell’Esercito hanno trovato e disattivato un ordigno esplosivo nella zona rurale di Suárez.

Allo stesso modo, Indepaz ha denunciato la morte di un firmatario dell’accordo di pace.

In una zona rurale del comune di Suárez, a nord del dipartimento del Cauca, le truppe dell’Esercito Nazionale hanno localizzato e distrutto un ordigno esplosivo, che secondo loro era stato installato da membri del residuo gruppo armato organizzato “Jaime Martínez” di lo Stato Maggiore Centrale delle FARC.

Secondo le forze militari, tale ordigno esplosivo sarebbe stato attivato per arrecare danni alla Forza Pubblica e alla popolazione civile.

Inoltre, gli agenti in uniforme hanno denunciato che questo tipo di dispositivi, divenuti di uso comune nei gruppi armati illegali, costituiscono violazioni del diritto internazionale umanitario, soprattutto quando hanno l’intenzione di causare danni alla popolazione civile.

L’Esercito ha rafforzato la sua presenza in questa zona del Cauca.

un’altra vittima

Indepaz ha invece riferito che un altro firmatario della pace è stato rapito e assassinato nel dipartimento di Cauca.

Secondo questa entità, nel 2024 sarebbero già quattordici i firmatari assassinati nel paese, cinque dei quali a Cauca.

Per quanto riguarda l’ultima vittima, ha precisato che è stata sequestrata dal fronte Jaime Martínez dello Stato Maggiore Centrale, nel nord del dipartimento, e che è stata poi trovata morta.

Il corpo è stato ritrovato sulla strada che collega il comune di Suárez con Timba.

Leonardo González, coordinatore di Indepaz, riferendosi a questo nuovo caso, ha affermato che la vittima “ha avanzato il suo processo di reintegrazione a La Elvira, comune di Buenos Aires nel Cauca”.

Inoltre, ha ricordato che poche ore prima era stato assassinato da un gruppo armato, un altro firmatario e un’altra persona, nel comune di Jambaló.

L’Ufficio del Difensore civico, da parte sua, ha emesso un allarme tempestivo laddove è evidente lo scenario di rischio, dovuto al potenziale verificarsi di gravi danni alla popolazione civile e al patrimonio naturale, a causa delle azioni del fronte “Jaime Martínez”.

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