La comunità Wiwa, una delle etnie indigene della Colombia, è stata vittima di massicci sfollamenti nel mese di febbraio a causa dei violenti scontri tra il ‘Clan del Golfo’ e i Conquistadores de la Sierra Nevada. Secondo i rapporti delle Nazioni Unite, il 24 e 25 febbraio, più di 500 famiglie Wiwa sono state costrette a lasciare le loro case a La Guajira.
Secondo un portavoce delle Nazioni Unite, queste famiglie, attualmente rifugiate a Riohacha e San Juan, affrontano condizioni di vita precarie e danni psico-spirituali. “Molti di loro sono ancora senza condizioni di vita dignitose e con danni psico-spirituali. Chiediamo la protezione dello Stato”, ha dichiarato l’organizzazione internazionale.
L’ONU ha sottolineato che la violenza sta colpendo gravemente la comunità Wiwa, provocando la morte di ragazze, ragazzi, adolescenti, adulti e danneggiando anche il territorio Wiwa e madre natura.
Un caso che evidenzia la gravità della situazione è quello di una ragazza di 14 anni, vittima di sfollamento, annegata nel fiume Ranchería senza poter tornare nella sua terra natale e partecipare ai rituali Wiwa.
L’organizzazione mette in guardia dal rischio concreto di “sterminio fisico e naturale” del popolo Wiwa, sottolineando che gli scontri stanno indebolendo i principi e la struttura del loro autogoverno. L’ONU ha chiesto misure precauzionali urgenti e ha sottolineato che il popolo Wiwa si sente dimenticato dallo Stato, che ha mantenuto il silenzio sul conflitto armato che li sfolla e colpisce la loro vita dignitosa, aumentando il rischio del loro sterminio fisico e culturale.
#Colombia
