Conti pendenti a Berlino | La Rioja

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«I giocatori hanno voltato pagina. Adesso non c’è più limite al cielo”, così l’allenatore e analista Cesare Prandelli definisce la situazione dei transalpini alla vigilia di un duello con la Svizzera ancora in sospeso. Nella scorsa edizione, la squadra guidata da Roberto Mancini ha superato 3-0 gli svizzeri nella seconda giornata del girone A e ha presentato la propria ferma candidatura per ottenere il titolo, ottenuto infatti nella finale di Wembley contro l’Inghilterra ai rigori.

Ma gli ‘Schweizer Nati’ (la nazionale svizzera) riportano alla mente brutti ricordi anche per gli azzurri, che non riuscirono a qualificarsi per il Mondiale in Qatar dopo due pareggi negli scontri diretti. Jorginho, in particolare, ha sbagliato un rigore in ciascuna delle due partite, giocate a Basilea e Roma. L’Italia è retrocessa agli spareggi, dove sorprendentemente ha perso contro la Macedonia del Nord ed è stata esclusa dalla seconda Coppa del Mondo consecutiva. Un dramma in un paese con così tanta tradizione e titoli.

C’è stato perfino del sarcasmo da parte degli svizzeri, che ricordano un aneddoto. In una partita successiva, nello stadio è apparso uno striscione riportante il logo del famoso motore di ricerca Google e la frase “Italia Mondiali Qatar 2022”, ma subito sotto è apparsa la scritta “volevi dire: Svizzera» (volevi dire Svizzera) .

Gli azzurri, che per questa partita perdono il difensore centrale Calafiori per squalifica, hanno Bastoni influenzale e Dimarco zoppicante, sono orgogliosi e vogliono pareggiare. È quasi un derby, visto che le statistiche parlano di ben 61 confronti tra queste vicine, con un notevole vantaggio storico per l’Italia dopo 29 vittorie, 24 pareggi, 8 sconfitte, 111 gol a favore e 68 contro.

Una grande sfida

La squadra multietnica oggi guidata da Murat Yakin, svizzero di origini turche e fratello di un’altra squadra storica come Hakan Yakin, è competitiva da anni, con molti dei suoi giocatori sparsi tra Bundesliga e Serie A. «Gli italiani sono pericolosi perché possono assumere forme diverse e sono imprevedibili, ma guardiamo noi stessi. Questa partita rappresenta una grande sfida. La sfida è limitare i punti di forza dell’avversario e sfruttare le sue debolezze”, spiega il tecnico mitteleuropeo, a cui viene chiesto di ripetere i quarti di finale ottenuti nell’ultimo torneo, il miglior risultato storico della Svizzera nelle Coppe Europee.

Finora la Svizzera ha offerto sensazioni migliori dell’Italia. Passano agevolmente il Gruppo A, restano imbattuti e sfiorano addirittura il traguardo sopra la Germania, ma un gol di Niclas Füllkrug nel recupero dei padroni di casa li lascia al secondo posto. È un blocco esperto e ben organizzato che non si lascia intimidire da nessuno. “Il primo passo è già stato fatto”, afferma il Capitano Granit Xhaka. «Non vediamo l’ora che arrivi il prossimo turno e il nostro prossimo avversario. Spero che ora tutti abbiano un po’ più di rispetto per la Svizzera», aggiunge in tono di sfida.

In Italia, autore di soli tre gol in tre partite, chiedono di più agli attaccanti Scamacca e Retegui, che non hanno ancora esordito. Tutto fa pensare che al posto dell’attaccante italo-argentino del Genoa giocherà il talentuoso Federico Chiesa, danneggiato dagli infortuni.

Probabili formazioni

Svizzera: Sommer, Schär, Akanji, Rodríguez, Stergiou, Xhaka, Freuler, Aebischer, Ndoye, Embolo e Vargas.

Italia: Donnarumma, Darmian, Mancini, Bastoni, Di Lorenzo, Barella, Jorginho, Cristante, Dimarco, Scamacca e Chiesa.

Arbitro: Szymon Marciniak (Polonia).

Orario: 18:00 (TVE).

Stadio Olimpico di Berlino.

Ignacio Tylko

 
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