Anguille / Tempo di anguille! – jenesaispop.com

Anguille / Tempo di anguille! – jenesaispop.com
Anguille / Tempo di anguille! – jenesaispop.com

Per la quindicesima volta nella sua carriera, è “l’ora delle anguille”. La band di Mark Everett ha pubblicato un nuovo album segnato dalla pandemia e dal recupero da un intervento chirurgico a cuore aperto dopo il tour “Lockdown Hurricane” del 2023. L’artista dice di sentirsi fortunato ad essere ancora vivo nella nota di presentazione dell’album, che si apre con una canzone intitolata ‘Time’, una riflessione su ciò che ci rimaneva molto, ma che ci avanza sempre meno. .

“È l’ora delle anguille!” Non è un album lamentoso, ma uno in cui le canzoni più raccapriccianti coesistono di nuovo con quelle più allegre. Carine le percussioni di “We Won’t See Her Like Again” o “Sweet Smile”, quest’ultima con certi ritornelli stile anni ’60. Ed è molto più cupo, proprio nel mezzo, un ‘Goldy’ con testi sordidi che parlano di annunci economici, di persone con feticci e di dover ricominciare ancora e ancora.

Questa struttura basata sui contrasti si ripete per tutta la sequenza, con produzioni più ambient, come ‘If I’m Gonna Go Anywhere’, che potrebbe essere una di quelle canzoni espansive dei Primal Scream o degli Oasis; e altri che suonano come la tipica ninna nanna 100% Eels, come ‘And You Run’.

Mark Everett ha registrato l’album tra Los Feliz, California e Dublino, con meticolosi collaboratori come Koool G Murder, The Chet, Tyson Ritter e Sean Coleman, ma ha perso l’occasione che questo album fosse quello del suo recupero o malattia, in seguito ad alcune generalità. Ancora una volta, è come se stesse conservando le storie migliori per un altro libro come quello fantastico che ha pubblicato… troppo tempo fa.

Alla fine, questo è solo un altro album degli Eels, con i suoi alti e bassi emotivi… e anche la qualità. Tra i testi più sorprendenti c’è ‘Lay With the Lambs’, con quella frustrazione tipica della mezza età: “Tutti i miei amici hanno un lavoro, una vita e una donna, ma moriamo tutti da soli. Non lo sanno? Tra le poesie minimaliste più sorprendenti, “Song for You Know Who”, sugli “errori commessi e le opportunità sprecate”. Tra le migliori melodie, ‘I Can’t Believe It’s True’ o ‘Let’s Be Lucky’, che funge da buon tocco finale.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

-

PREV Taylor Swift ruba a Charli xcx il numero 1 del Regno Unito
NEXT Gli Stray Kids diventano il secondo gruppo K-Pop nella storia della RIAA a ottenere la certificazione Gold negli Stati Uniti con 3 canzoni