I settori governativi segnalano “rotture di fiducia” di fronte all’imminente aumento delle tariffe elettriche | radiogramma-biobiotv

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I settori governativi segnalano “rotture di fiducia” di fronte all’imminente aumento delle tariffe elettriche | radiogramma-biobiotv

I parlamentari dello stesso partito al governo hanno esercitato pressioni e criticato il ministro dell’Energia, Diego Pardow, affinché cerchi nuove alternative per mitigare e contrastare l’aumento dei prezzi delle bollette elettriche.

L’imminente aumento delle tariffe elettriche è senza dubbio diventato un grattacapo per il governo. Parlamentari di diversi settori politici, infatti, hanno fatto pressioni e criticato il ministro dell’Energia, Diego Pardow, affinché cercasse nuove alternative per mitigare e contrastare l’aumento dei prezzi delle bollette.

Allo stesso modo, c’è chi allude al fatto che c’è sfiducia nei confronti del capo del portafoglio Energia. Lo ha espresso il deputato Jaime Araya (IND-PPD), il quale ha sostenuto che “si tratta di un problema politico molto difficile da risolvere, perché è un ministro del cuore del Frente Amplio che deve, forse per la prima volta, risolvere un problema di politica pubblica complessa”.

“Le rotture di fiducia che esistono, le complessità che esistono all’interno delle coalizioni sono qualcosa su cui non si può fare a meno di riflettere”, ha aggiunto.

Tutto questo nel bel mezzo di un possibile interrogatorio del primo ministro da parte dell’opposizione, dalla quale non è ancora esclusa un’accusa costituzionale sugli aumenti delle tariffe elettriche.

Da parte sua, il presidente della Camera dei Deputati, Karol Cariola (PC), ha sostenuto che “bisogna cercare soluzioni fondamentali. Un anno fa la Commissione Nazionale per l’Energia avvertì che questi aumenti sarebbero arrivati. È un abuso, quando sappiamo anche che ci sono contratti che sono inquinanti, che sono fossili, che sono vecchi, che riteniamo debbano essere rinegoziati”.

Nel frattempo, Jaime Mulet (FRVS) ha sottolineato che “il governo, che si è dimostrato molto riluttante ad aumentare le risorse per il sussidio, si sta aprendo. Ieri ho avuto un incontro importante con il ministro, anche a livello politico, con l’idea di fare adeguatamente pressione sul governo per aumentare le risorse”.

Scopri tutti i dettagli nel video.

I parlamentari dello stesso partito al governo hanno esercitato pressioni e criticato il ministro dell’Energia, Diego Pardow, affinché cerchi nuove alternative per mitigare e contrastare l’aumento dei prezzi delle bollette elettriche.

L’imminente aumento delle tariffe elettriche è senza dubbio diventato un grattacapo per il governo. Parlamentari di diversi settori politici, infatti, hanno fatto pressioni e criticato il ministro dell’Energia, Diego Pardow, affinché cercasse nuove alternative per mitigare e contrastare l’aumento dei prezzi delle bollette.

Allo stesso modo, c’è chi allude al fatto che c’è sfiducia nei confronti del capo del portafoglio Energia. Lo ha espresso il deputato Jaime Araya (IND-PPD), il quale ha sostenuto che “si tratta di un problema politico molto difficile da risolvere, perché è un ministro del cuore del Frente Amplio che deve, forse per la prima volta, risolvere un problema di politica pubblica complessa”.

“Le rotture di fiducia che esistono, le complessità che esistono all’interno delle coalizioni sono qualcosa su cui non si può fare a meno di riflettere”, ha aggiunto.

Tutto questo nel bel mezzo di un possibile interrogatorio del primo ministro da parte dell’opposizione, dalla quale non è ancora esclusa un’accusa costituzionale sugli aumenti delle tariffe elettriche.

Da parte sua, il presidente della Camera dei Deputati, Karol Cariola (PC), ha sostenuto che “bisogna cercare soluzioni fondamentali. Un anno fa la Commissione Nazionale per l’Energia avvertì che questi aumenti sarebbero arrivati. È un abuso, quando sappiamo anche che ci sono contratti che sono inquinanti, che sono fossili, che sono vecchi, che riteniamo debbano essere rinegoziati”.

Nel frattempo, Jaime Mulet (FRVS) ha sottolineato che “il governo, che si è dimostrato molto riluttante ad aumentare le risorse per il sussidio, si sta aprendo. Ieri ho avuto un incontro importante con il ministro, anche a livello politico, con l’idea di fare adeguatamente pressione sul governo per aumentare le risorse”.

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