Università degli Stati Uniti, proteste, arresti e spray al peperoncino (+Video)

La situazione è peggiorata all’Università del Texas ad Austin quando la polizia ha usato spray al peperoncino e granate stordenti per disperdere una manifestazione e decine di persone sono state arrestate, secondo il quotidiano locale Texas Tribune.

Gli arresti segnano la seconda volta in meno di una settimana che la polizia ha disperso una manifestazione filo-palestinese.

In questa occasione, i manifestanti hanno tentato di allestire un accampamento nel campus, indica il rapporto.

Gli agenti del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Texas hanno circondato l’accampamento ed è scoppiata una scena di tensione mentre trascinavano via dozzine di manifestanti e poi usavano spray al peperoncino e colpi esplosivi per disperderli.

Almeno 40 persone sono state arrestate e molte altre hanno ricevuto cure mediche a causa del caldo soffocante.

Gli arresti sono iniziati dopo che un gruppo di 60 manifestanti ha formato un accampamento in un’area non ombreggiata del South Mall, che hanno occupato a intermittenza da quando mercoledì scorso è scoppiata la prima azione filo-palestinese.

Gli studenti erano usciti dall’aula per chiedere alla UT-Austin di rompere con i produttori che forniscono armi a Israele nella guerra in corso a Gaza.

Molti hanno gridato: “Noi siamo pacifici, voi siete violenti”, mentre le forze dell’ordine hanno sgomberato la scena.

Il governatore del Texas Greg Abbott ha applaudito la ripresa degli arresti sul suo account X, dove ha pubblicato un video di agenti che indossano visiere all’interno del campus e il messaggio: “Non è consentito campeggiare”.

Da parte loro, gli studenti che avevano sfidato l’ordine di abbandonare la protesta filo-palestinese alla Columbia University di New York hanno cominciato ad essere sospesi, hanno riferito le autorità del centro. Avevano tempo fino a lunedì pomeriggio per porre fine alle loro azioni.

“Abbiamo iniziato a sospendere gli studenti”, ha detto Ben Chang, vicepresidente delle comunicazioni e portavoce della Columbia University, circa tre ore dopo la scadenza.

L’avviso inviato dalla Columbia ai manifestanti accampati ordinava loro di partire prima delle 14:00, ora locale, e di firmare una lettera in cui si impegnavano a rispettare le politiche dell’università e in cui si precisava anche che sarebbero rimasti sotto osservazione disciplinare fino a giugno. del 2025.

A seguito di azioni di protesta in altre università come Yale, Indiana University di Bloomington, Arizona State University e Washington University di St. Louis, dal 18 aprile il numero degli arresti in tutto il Paese è arrivato a circa mille.

ode/dfm

 
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