Nuove proiezioni alla Cámara Azul

Foto: Pagina Facebook del Cine Holguín e prese da Internet

Il Gruppo itinerante che si svolge in questi Pellegrini, nello spazio della Cámara Azul, ha avuto una nuova presentazione questa domenica.

Nel Café Las Tres Lucía sono stati proiettati diversi materiali audiovisivi, tra cui spiccano i documentari “Ogni giorno è l’8 marzo”, “Il bambino perduto” e “La vita è un sogno”.

Il primo è stato diretto da Lizette Vila, Sergio Cabrera e Ingrid León. La sua presentazione è stata guidata da Humberto Mayol, direttore della fotografia di Proyecto Palomas.

Documentario: “Ogni giorno è l’8 marzo”.

Questo documentario ha vinto il Premio della Giuria Giovani per il miglior cortometraggio durante il Gibara International Film Festival. Ventitré donne si sono unite alla produzione audiovisiva che è stata un’iniziativa congiunta del Progetto Palomas e CARE a Cuba con il finanziamento dell’Ambasciata canadese a Cuba, ha detto Humberto.

Si tratta di un audiovisivo in cui le donne cubane denunciano e sostengono la risoluzione dei problemi sociali che soffrono oggi, da una prospettiva eminentemente critica, dimostrando così che la lotta contro il razzismo, la violenza di genere e le azioni inefficaci di alcune istituzioni continua.

telecamera blu 04Il bambino, statuetta ritrovata a Trinidad.

Da parte sua, “The Lost Child”, diretto da Yasmani Castro, è un materiale che dimostra l’efficacia dell’intelligenza artificiale nel creare. Dimostra la potenza della fede e la permanenza dell’amore, data la storia del culto verso una minuscola statuetta di appena cinque centimetri alla quale vengono attribuite proprietà miracolose e che a Trinidad è conosciuta come “il bambino perduto”.

“La vita è un sogno”, un breve documentario del giovane regista Arlety Veunes, è un omaggio ad Arsenio Rodríguez. Nell’opera è possibile apprezzare le tragedie di questo compositore, originario di Güira de Macurijes, che in qualche modo lo hanno migliorato nella sua arte. Dopo essere stato accecato a causa del calcio di un mulo, suonò il tres come nessun altro. Giunsero nuovi suoni che, oltre a trasformare il son, arricchirono il bolero, la guaracha e diedero il via all’emergere del mambo.

fotocamera blu 02

Quest’opera, il cui titolo è una canzone dello stesso Arsenio, è stata vincitrice del premio per il miglior documentario realizzato da un giovane collettivo alla 21a edizione del Festival Internazionale del Documentario Santiago Álvarez in Memoriam. Vale la pena sottolineare la notevole padronanza delle risorse narrative e visive da parte del regista, che riesce a trasmettere in modo efficace la storia e l’influenza di Arsenio Rodríguez sulla musica cubana.

L’incontro a Las tres Lucía è servito anche a lanciare un appello per la XXI Jornada de Cine Andante, evento comunitario di promozione audiovisiva, organizzato ogni anno dall’Associazione Hermanos Saíz e dal Centro Provinciale del Cinema di Guantánamo.

Editoriale ora!

Autore: Editoriale ora!

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