Ricordi felici e tristi; il viaggio verso la fama Caryn Elaine Johnson (New York, 13 novembre 1955), meglio conosciuta con lo pseudonimo di Whoopi Goldberg, costituisce la somma dei momenti che raggiungeranno i lettori in ‘Bits and Pieces: My Mother, My Brother, and I’ .
La comica, produttrice, sceneggiatrice, conduttrice televisiva, cantante e scrittrice ha anche rivelato come sono stati i suoi primi incontri con la droga in mezzo alle luci di Hollywood.
Ha detto che la cocaina l’ha portata a situazioni strazianti di allucinazioni e paranoia, e di come quando si è sentita come se avesse toccato il fondo ha preso la coraggiosa decisione di porre fine ai suoi demoni e intraprendere il percorso verso la sobrietà.
“Sapevo che avrei dovuto cambiare amici e rifiutare inviti, ma potevo farlo”, ha scritto Goldberg che ha confessato: “Non volevo morire”.
Ecco perché il suo libro è anche una lezione sulla natura delle dipendenze, ma soprattutto sulla resilienza e sulla forza di andare avanti.
Nelle sue memorie, l’attrice parla di quelle due persone che furono le più importanti della sua vita: sua madre, Emma Johnson, e suo fratello, Clyde, entrambi deceduti.
Ricordata, tra gli altri, per il suo ruolo in Il colore viola (1985), Ghost (1991), Sister Act (1992), Sister Act 2 (1993), Il re leone (1994), The Associate (1996) e Ragazza interrotta (1999), Goldberg è una delle poche persone al mondo ad aver vinto i quattro premi più importanti dell’industria dell’intrattenimento statunitense.
Il suo personale sostegno comprende i premi conosciuti con l’acronimo EGOT (Emmy, Grammy, Oscar e Tony).
Secondo la critica, l’opera è una storia molto onesta in cui Goldberg, nonostante le bevande amare, celebra anche i trionfi e le gioie della sua infanzia fino al suo trionfo nell’industria dell’intrattenimento.
“Bizzoncini: mia madre, mio fratello e io” promette di essere una lettura accattivante, basata sulle anteprime dei media locali.
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