Il blocco Pichetto non accompagna la privatizzazione delle compagnie aeree e complica il governo

Il blocco Pichetto non accompagna la privatizzazione delle compagnie aeree e complica il governo
Il blocco Pichetto non accompagna la privatizzazione delle compagnie aeree e complica il governo

Noi formiamo la Coalizione Federale, il blocco di deputati guidato da Miguel Pichetto e dove convivono i cordobani del governatore Martín Llaryora, il socialismo e altri legislatori di diversa estrazione, ha deciso di non accompagnare la privatizzazione di Aerolíneas Argentinas, Correo e RTA (Radio e Televisione Nazionale) e ha complicato seriamente i piani del Governo nella Legge Base.

I rappresentanti della panchina presenti a Buenos Aires si sono riuniti questo lunedì e hanno deciso, con argomenti legali, di non collaborare con il partito al governo nella privatizzazione di queste tre società perché erano state cancellate dalla lista dal deputato de La Libertad Avanza, Bartolomé Abdala, prima di essere messo ai voti.

Senza l’appoggio del blocco Pichetto e di parte dell’UCR, divisa su questo tema, il Governo non otterrebbe i voti necessari per insistere sulle tre privatizzazioni, anche se potrà farlo con il resto delle imprese che sono stati votati al Senato, come AySA, Intercargo ed Energía Argentina.

Hacemos ha quindi deciso di accettare la Legge Base con le modifiche introdotte dal Senato. Cioè, con il taglio delle privatizzazioni, le modifiche al RIGI (Regime di incentivi per i grandi investimenti) e la riforma del lavoro, che includeva (tra le altre cose) i blocchi delle imprese e delle industrie come motivo di licenziamento.

D’altro canto, nel pacchetto fiscale, la panchina voterà per insistere sulla reimplementazione dell’imposta sul reddito. C’è anche la volontà della maggioranza di ratificare le modifiche all’imposta sulla proprietà personale, anche se ci sono dubbi tra i cordobesi.

Alla riunione del blocco hanno partecipato, oltre a Pichetto, i deputati Emilio Monzó, Nicolás Massot, Oscar Agost Carreño, Alejandra Torres, Margarita Stolbizer, Francisco Morchio, Esteban Paulón e Juan Brügge (via Zoom).

“Le privatizzazioni sono state ritirate dal parere di Abdala prima che fosse votato. Non possono ricongiungersi. Non possiamo insistere su una questione che non è stata discussa. Se il governo vuole insistere sulle privatizzazioni, può inviare leggi durante tutto l’anno”, ha affermato prima Pichetto La voce.

Con lo stesso argomento non insisteranno sull’eliminazione della moratoria sulle pensioni, altro tema su cui il Governo chiede di insistere ma che non è stato considerato nemmeno dalla Camera alta.

Pichetto è arrivato a questa posizione dopo un fine settimana in cui ha valutato dettagliatamente, insieme al deputato di Córdoba Agost Carreño, la versione stenografica del Senato, un atto parlamentare del 1995 e gli antecedenti delle sentenze della Corte Suprema, come il caso della Legge di Ghiacciai. Dopo questa analisi, ha prevalso la volontà di mantenere la “coerenza giuridica” e di prevenire un’eventuale giudizializzazione.

Con tutto il materiale a disposizione, i deputati hanno comunicato la loro posizione al vicecapo di gabinetto, José Rolandi, poche ore prima dell’incontro previsto alle 17 nell’ufficio del presidente della Camera, Martín Menem. Il vice di Guillermo Francos ha accolto la notizia con sorpresa e preoccupazione.

Ora la definizione è rimasta nelle mani dell’UCR. Anche se il leader del blocco, Rodrigo De Loredo, è favorevole a insistere e molti lo accompagnano, un altro settore del radicalismo vuole rispettare i cambiamenti del Senato. In questa seconda fazione si arruolano, ad esempio, Julio Cobos di Mendoza e i deputati citati nel neuroscienziato Facundo Manes.

Pichetto ha comunicato la sua posizione a De Loredo e al capo della Coalizione Civica, Juan Manuel López, che non ha preso posizione. Ha parlato anche, la settimana scorsa, con la legislatrice pro Silvia Lospennato, che sarebbe stata d’accordo sull’impossibilità di sostenere quanto non votato al Senato.

Questo martedì, invece, il blocco Hacemos riceverà Llaryora e i governatori dell’ex alleanza Insieme per il Cambiamento, che si recheranno a Buenos Aires per partecipare all’Incontro Federale per la Memoria in occasione del 30° anniversario dell’attentato. terrorista all’AMIA.

 
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