Il controllo deontologico medico “non può essere fatto da un economista”

Il controllo deontologico medico “non può essere fatto da un economista”
Il controllo deontologico medico “non può essere fatto da un economista”

Quello gli economisti valutano il codice etico della professione medica “e del resto delle scuole” Non è la cifra più appropriata, agli occhi del Consiglio Generale delle Scuole Mediche Ufficiali (Cgcom). Il tuo presidente, Tommaso Cobofesteggia con ottimismo che la Corte Suprema ha accolto il ricorso presentato dall’organismo collegiale per la trattazione e auspica che ciò segnare un cambiamento giuridico in futuroqualcosa per cui si continuerà a ‘lottare’ sia in Medicina che in tutte le professioni sanitarie.

“Nel ricorso suggeriamo che questa non è la strada giusta. Mi sembra assolutamente paradossale che per ‘controllare’ in qualche modo il codice etico ci deve essere la Commissione nazionale per i mercati e la concorrenza (CNMC), perché non c’entra niente. Dovrebbero essere gli economisti ad occuparsi della deontologia della scuola?“, racconta Cobo a questo giornale.

La terza Camera contenzioso-amministrativa ha accolto il ricorso contro il regio decreto 435/2024 approvato il 30 aprile volto a recepire la direttiva europea 2018/958 nell’ordinamento giuridico spagnolo. Una riforma che, all’interno della professione, è stata interpretata come a riduzione dell’autonomia delle istituzioni sanitarieal quale hanno aderito anche altre professioni sanitarie, come il Consiglio generale degli infermieri, che è arrivato a definire “barbara” questa decisione.

Il fatto che la Corte Suprema lo ammetta all’elaborazione significa che questo cambiamento “sarà studiato” e che comprende quanto proposto dalla Medicina. “Abbiamo chiesto che questa valutazione venga ritirata perché, pur essendo consultiva e non vincolante, riteniamo assolutamente inopportuna per gli economisti possono valutare gli articoli del codice di deontologia sia dei medici che di altre associazioni professionali”, sottolinea.

Co-governance con il Ministero della Salute

Secondo il presidente della Cgcom la deontologia della professione medica e dell’organizzazione collegiale ha il significato, insieme alle associazioni mediche ufficiali, di “stabilire una co-governance con l’Amministrazione” e questa parte di regolare il comportamento deontologico dei professionisti corrisponde loro, ma non come un “vantaggio corporativo”, bensì come una “vantaggio di sicurezza” offerto ai cittadini. Per questo la Cgcom vede con ‘occhi migliori’ che il Ministero della Salute ha partecipato in qualche modo al processo, ma non condivide lo stesso con la CNMC.

“Capendo che ci deve essere una traduzione di ciò che stabilisce la direttiva europea, La CNMC non è proprio l’organismo che dovrebbe partecipare. Avremmo potuto capire che, in qualche modo, il Ministero della Salute, in quella co-governance che dobbiamo stabilire con esso, avesse un certo grado di partecipazione, ma con il CNMC non lo vediamo”, confessa.

Professioni sanitarie contro la riduzione delle autonomie

Dalla Cgcom concordano che ciò non riguarda solo la professione medica e Cobo lo sottolinea Anche da parte dell’Unione professionale è scattato un ricorso perché questo cambia e taglia l’autonomia collegiale “colpisce la linea di galleggiamento” di quale sia il significato delle associazioni professionaliche è il codice di deontologia. “, presume.

Questa “ingerenza” della CNMC, sottolinea, “attacca il vero nucleo e la ragion d’essere delle associazioni professionali”. “I medici, oltre a rispettare il codice penale e civile come ogni cittadino, Abbiamo l’obbligo di rispettare il codice di deontologia medica il che richiede un comportamento molto particolare con una serie di impegni. Non sembra avere senso che un ambiente istituzionale dedicato ad un’altra questione come l’economia sia incaricato di supervisionarla”, conclude.

Sebbene possano contenere dichiarazioni, dati o note di istituzioni o professionisti sanitari, le informazioni contenute in Medical Writing sono curate e preparate da giornalisti. Raccomandiamo al lettore di consultare un operatore sanitario per qualsiasi domanda relativa alla salute.

 
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