Giro d’Italia 2024 – Anteprima tappa 2 – Ciclismo Internazionale

Di @amatiz12

San Francesco al Campo Santuario di Oropa (161km)

Essendo solo la seconda giornata di gara, abbiamo il primo piazzamento elevato di questa edizione.

Una giornata semplice, senza alcun incidente geografico nei primi 94 km e che poi presenta un saliscendi senza difficoltà, con due terze salite in cui la fuga cercherà di farsi notare.

È a Biella che si accende la polvere da sparo, attraverso uno sprint bonus che dà inizio ad una salita che ha la storia della corsa.

Oropa è una salita facile da comprendere. I primi 5000 metri sono facili e una volta superata la barriera inizia la vera salita.

Il cambio di pendenza è drastico, quasi del 10%, con 1,6 km per scaldare le gambe, prima del breve e ultimo riposo di 200 metri.

Questo è il momento in cui la salita diventa meno irregolare e quella zona compresa tra 5-3 km per la chiusura è dove solitamente si verificano gli attacchi proprio perché contiene una durezza notevole e costante.

Se un corridore non è riuscito a fare danni su quel terreno, praticamente deve aspettare il tratto finale. Dopo aver attraversato la fiamma rossa, bisogna superare diverse curve, dove nella penultima – a 250 metri – si gira a destra entrando in un ciottolato che porta al traguardo. Ultima curva a sinistra, entrando nel rettilineo d’arrivo di 125 metri e al 9%, componendo un arrivo esplosivo in cui solitamente arrivano uno dopo l’altro i favoriti.

Clima

Temperature piacevoli e cielo nuvoloso nel pomeriggio con minima possibilità di diluvi.

Scenario

Gli Emirati Arabi Uniti hanno rivelato i propri difetti a livello fisico e tattico, il che non rende le cose così facili per il suo leader, che tuttavia è così bravo che con le sue sole forze può correggere il disastro collettivo. Per loro fortuna, questa fase è meno strategica e in teoria possono lasciare il controllo a INEOS, quindi dipendono sostanzialmente dai watt del loro gioiello sloveno. Lo svantaggio sarebbe che gli inglesi chiudessero la fuga, il che li costringerebbe a mettere al lavoro il loro blocco ancora debole, ovviamente se lo vogliono è il trionfo della giornata.

Detto questo, sarebbe saggio per il resto del gruppo non concedersi una leggera fuga e provare piuttosto con uomini con maggior prestigio, che possano sfruttare il vuoto di comando del gruppo che ancora esiste in gara. Allo stesso tempo, è difficile che ciò accada, poiché questo tipo di corridori si stanno riservando per le prossime settimane.

Quindi, è probabile che la disputa sia nel lotto, dove, essendo una promozione più compiuta e importante, premierà chi avrà le gambe migliori. Viste le sorprese di Torino (Bardet e Arensman), non è escluso che si possa assistere ad un’altra esplosione.

Preferiti

Tadej Pogacar – Meglio se la battaglia è tra i candidati generali.

Geraint Thomas – Ha fatto bella figura nelle prime prove ed è un esperto nel trovare il suo apice nei momenti importanti.

Antonio Tiberi – Un altro degli scalatori in forma.

Daniel Martinez – Ha iniziato con buone sensazioni che dovranno essere mantenute in un arrivo che gli si addice ancora di più.

Ben O’Connor – Ha seminato dubbi soffrendo sull’ultima salita.

Giulio Pellizzari – E’ entrato con i migliori e non essere referenziato può dargli un vantaggio se saprà lottare.

Un Rubio – Avrà più marcatura, ma non è la strada che le grandi si spremeranno per perseguire.

Predizione

Ora deve essere per Pogacar.

Alessandro Matiz

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