Questa sarà la sonda Europa Clipper

Questa sarà la sonda Europa Clipper
Questa sarà la sonda Europa Clipper
  • Europa Clipper compirà un viaggio di oltre 2,5 miliardi di chilometri

  • La sonda trasporterà una piastra di tantalio con una varietà di informazioni

25 aprile 2024, 01:30

Aggiornato il 25 aprile 2024, 01:40

Se tutto va come previsto, l’indagine Europa Clipper decollerà a bordo di un razzo SpaceX Falcon Heavy nell’ottobre di quest’anno. Stiamo parlando di un’ambiziosa missione della NASA il cui obiettivo principale è determinare se Europa, luna di Giove, presenta le condizioni giuste per la vita.

La sonda percorrerà più di 2,5 miliardi di chilometri per raggiungere la sua destinazione. Ma non sarà dotato solo di un’ampia gamma di strumenti scientifici come fotocamere e spettrometri. Porterà con sé anche una targa incisa nel più puro stile dei famosi “dischi d’oro” delle leggendarie sonde Voyager.

Il “record d’oro” della sonda Europa Clipper

Non capita tutti i giorni di inviare sofisticati pezzi di ingegneria nelle profondità dello spazio. La NASA negli anni ’70 Lui lo aveva chiaro e, attraverso un gruppo di lavoro guidato da Carl Sagan, preparò i dischi d’oro delle sonde Voyager per inviare un “messaggio al cosmo” che sarebbe stato capace di sopravvivere milioni di anni.

La sonda Europa Clipper offre una nuova opportunità per ripetere l’impresa (sebbene anche altre missioni lo abbiano fatto in precedenza), quindi l’agenzia spaziale americana non vuole sprecarla. Questa volta non si tratterà di un disco d’oro vero e proprio, ma piuttosto di una placca metallica su cui sono incise diverse informazioni rappresentative del nostro pianeta.

Per mesi, la NASA ha sviluppato una campagna conosciuta come “Message in the Bottle” in cui invitava persone da tutto il mondo a includere i loro nomi su un microchip situato al centro della placca di un raro metallo non corrosivo chiamato tantalio. Sorprendentemente, hanno partecipato più di 2,6 milioni di persone.

I tecnici del Jet Propulsion Laboratory della NASA si sono impegnati a trovare un modo per incidere così tanti nomi su un pezzo di silicio delle dimensioni di una moneta. E ci sono riusciti utilizzando un fascio di elettroni per creare righe di testo millesimate più piccole di un capello umano (75 nanometri).

Come possiamo vedere nelle immagini, la NASA ha decorato entrambi i lati della targa. Uno dei volti mostra a disegno di una bottiglia fluttuante nell’orbita di Giove insieme alle sue lune. Di seguito è riportata la poesia “Elogio del mistero: una poesia per Europa”, scritta appositamente a mano per la missione dalla poetessa americana Ada Limón.

Nell’angolo in basso a sinistra c’è un ritratto di Ronald Greeley, un professore dell’Arizona State University morto nel 2011 e il cui contributo ha gettato le basi per la missione. Sulla parte superiore è incisa la famosa equazione di Drake degli anni ’60 che stima la possibilità di trovare vita oltre la Terra.

Dall’altro lato di questa lastra di circa 18 x 28 centimetri troviamo rappresentazioni visive delle onde sonore. Questi rappresentano il lavoro di un gruppo di linguisti che hanno compilato la parola “acqua” in 103 lingue. Al centro c’è anche un simbolo che significa “acqua” nella lingua dei segni americana. Questo pezzo dovrebbe iniziare il suo viaggio verso Giove già nell’ottobre di quest’anno.

Immagini | NASA (1, 2, 3)

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